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Cambiata in meglio dal Ps: Sono più ricca, in pazienza e umanità

di Redazione

Infermiera in Pronto soccorso. Un reparto che ti cambia. Eh, sì, è il Pronto soccorso il mio reparto, reparto scelto. Fatta espressa richiesta al momento dell'assunzione di poter lavorare in Pronto soccorso, quel reparto che io, infermiera di medicina, ho tanto idealizzato e ho tanto voluto. Sono due anni che lo vivo intensamente, tra voglia di scappare e voglia di continuare ad essere travolta dall'uragano che esso rappresenta, tra ritmi frenetici e intense emozioni.

In Ps pazienza, ascolto e sangue freddo sono diventate parte di me

infermiera carezza un paziente

Sono lì per aiutarti e se hai dolore, troverai la mia mano e potrai stringerla senza che io ti giudichi

Chiamata a rispondere ad esigenze e bisogni molteplici: pazienti, familiari, medici, sistema organizzativo che non funziona. A mettere in gioco diverse competenze, dall'assistenza di base alle competenze specialistiche, sei chiamato a confrontarti con medici di medicina, chirurgia, ortopedia, cardiologia, anestesisti, oculisti, ecc.

Un lavoro sicuramente che ti arricchisce, che ti permette di conoscere molto, è una formazione continua; vedi tanto e spesso anche cose assurde, che pochi durante la loro carriera lavorativa avranno modo di vedere.

Questo rende unico il Pronto soccorso. Ma è soprattutto un'esperienza di vita continua: vedi il dolore cronico, acuto, nascosto, superficiale, vedi l'amore, l'odio, la gioia e la tristezza negli occhi dei mille personaggi che ogni giorno affollano i corridoi, il Pronto soccorso è specchio della società con i senzatetto, che la notte si fanno registrare in triage per avere un tetto sotto cui ripararsi, con un figlio che lascia la madre anziana, magari con demenza senile, che va via ancor prima che venga accettata ed effettuata la visita, con i giovani che sembrano così fragili e impreparati a vivere.

Il Pronto soccorso ti cambia... Ma come? Troverai colui che è diventato più duro, più fermo, algido, pronto a reagire alla minima provocazione, incontrerai colui che guarda ancora il paziente come il primo giorno di tirocinio, con ansia, insicurezza, tensione e incontrerai gli occhi che ti tranquillizzano e che ti calmano.

A te paziente vorrei dire: Tranquillo, è la mescolanza di tutto ciò che rende il pronto soccorso unico, dove tutti in modo diverso sono lì consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità e competenze, tutti pronti a prendersi carico del tuo disagio.

Per quanto se ne parli, il sistema si regge su questi infermieri che ogni giorno cercano di fare il possibile dinanzi a te che hai un problema, consapevoli che nessuno è felice di essere stato portato, forse, in ambulanza, da un figlio o da un amico, in Pronto soccorso.

Il Ps mi ha cambiata, sì. La pazienza, le priorità, l'ascolto, l'accoglienza, il sangue freddo sono diventate parte di me e tu, paziente, se a volte incontrerai uno sguardo che ti sembra un po' freddo e penserai "Mamma mia quanto è antipatica quell'infermiera", non giudicare subito, vai oltre: sono lì per aiutarti e se hai dolore, troverai la mia mano e potrai stringerla senza che io ti giudichi.

Maria Lavorgna, Infermiera

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