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Sassari, Nursing Up interviene sulla delibera che blocca il turnover in ambito sanitario

di Redazione

infermieriCivili

Il sindacato regionale della Sardegna scrive agi organi di stampa e richiama l'attenzione dell'Assessore sardo alla Sanità. Vediamo cosa chiede.

SASSARI. Nota della segreteria, con il blocco del turnover a rischio l’assistenza ai pazienti in tutta la regione. Questa segreteria territoriale ha deciso di intervenire in merito alla delibera N. 43/9 del 1.9.2015 dell’Assessore Regionale alla Sanità Dott. Arru, con oggetto “Disposizioni alle Aziende sanitarie in materia di contenimento della spesa per il personale. Blocco del turnover.

Infermiere in BurnOut

Il blocco del turn-over penalizza gli infermieri.

In quanto sindacato riteniamo importante intervenire in maniera democratica e costruttiva, attraverso proposte concrete volte a migliorare e non a distruggere, in rappresentanza di tutti i lavoratori e di chi un lavoro auspica ad averlo, in rappresentanza dei cittadini, a cui ogni giorno offriamo la nostra opera, sempre con estrema professionalità. é importate precisare sin da subito che tale delibera, appare di stampo ragionieristico, infatti tiene conto solo ed esclusivamente dei conti, intesi come costi, ma non della continuità assistenziale. La delibera stabilisce il turnover per il comparto sanitario al 20% riducendo di fatto la possibilità delle aziende sanitarie regionali di procedere a nuove assunzioni, non tenendo conto del rapporto tra medici e infermieri. per l’appunto il comparto sanitario è decisamente ampio e rappresentato da tantissime figure professionali, e ridurre il turn over al 20% a dispetto di quello dei medici che viene portato al 50%, appare un ingiustizia bella e buona, che non tiene conto delle reali criticità nei reparti e delle esigenze degli utenti. E’ ormai da anni che questa segreteria denuncia le carenze nell’organico delle Unità Operative della regione Sardegna senza che mai vi sia stato un riscontro reale e concreto. Più volte abbiamo fatto presente come numerosi professionisti infermieri, siano costretti visto l’esiguo numero di unità, a saltare riposi e spesso a dover rinunciare ad usufruire dei periodi di ferie richiesti, a dover lavorare in situazioni di carico assistenziale al limite. e questa segreteria non smetterà mai di denunciarlo. Con il blocco del turnover, parte integrante della Legge regionale 23 del 17/2014, si prospetta un aggravamento di questa situazione, già di per se critica, ma non si fa nemmeno un minimo accenno alla gravissima situazione delle lunghissime liste d’attesa, aggravando la qualità dell’assistenza ,il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, e più in generale il servizio offerto al cittadino. Dopo anni di denunce di sprechi, di appalti folli in deroga, di consulenze esterne milionarie risulta paradossale che si individui nei dipendenti del servizio sanitario regionale, ossia in quella parte sana che garantisce con ampi sacrifici l’assistenza ai cittadini, la voce da tagliare per ridurre le spese correnti della sanità. E su questo punto riteniamo inaccettabile il continuo utilizzo alle agenzie interinali da parte della ASL di Oristano, che non bandisce concorsi da 8 anni, come del resto critichiamo aspramente i vari appalti per la fornitura di personale a vario titolo nelle nostre aziende, sono queste una delle vere fonti di spreco di denaro, sono queste alcune delle voci da tagliare, oltretutto la maggior parte sono scadute e in deroga, con aumento del capitolato senza che vi sia un appalto. Riteniamo, con non poca preoccupazione, che con il blocco del turnover si andrà a colpire principalmente i cittadini, già stremati da anni di lunghe attese nei pronto soccorso, da ricoveri in barella nei corridoi dei reparti, e da una lunga serie di disservizi che non sembrano avere fine, ma non si fa menzione della pessima gestione delle strutture e degli organici, si continua a ripetere che gli organici sono al completo, ma la verità e che nei reparti si arranca e si fatica non poco, e il personale non c’è; E come se non bastasse si bloccano le sostituzioni, senza considerare che tra il personale vi è un altissima percentuale di donne in età fertile e che l’età media non è così giovane come si vuole far credere. Siamo sicuri che i dirigente del suo Assessorato asseriscono il contrario, che il numero del personale del comparto presente nelle corsie é congruo, li invitiamo perciò a uscire dal Palazzo di Via Roma e di andare nelle corsie degli ospedali sardi per rendersi conto di persona delle criticità presenti. Pertanto chiediamo la sospensione di questa delibera e al contempo l’apertura urgente di un tavolo di confronto regionale con le OO.SS, che affronti in maniera decisa e definitiva, con chi nei reparti ci vive ogni giorno e lavora per i diritti dei lavoratori, le problematiche inerenti la dotazione organica dei reparti e il precariato diffuso della sanità Regionale, al fine di erogare, tutti, un servizio efficace ed efficiente.

 

Il Segretario Regionale Nursing Up

Alessandro Nasone

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