Migliorano le condizioni del nostro collega ferito suo malgrado per salvare una vita in difficoltà. Il PM apre le indagini e manda avvisi di garanzia per omicidio colposo e lesioni aggravate in corso ai comandante del mezzo, al suo vice e al tecnico addetto al verricello tranciato dai cavi della bassa tensione. Un morto (la paziente da soccorrere) e due feriti gravi il bollettino finale del sinistro.
GROSSETO. Sta meglio Roberto Marconi, l'infermiere del Servizio Elisoccorso "Pegaso 2" ferito in modo mediamente grave dalle manovre azzardate del comandante del velivolo. Con lui era precipitato al suolo durante delle manovre di emergenza a Sassofortino (Grosseto) anche il medico Riccardo Bolognini.
Il sinistro ha portato alla morte di una paziente per la quale erano stato richiesto l'intervento tramite il 118.
Ed ora arrivano gli avvisi di garanzia per omicidio colposo e lesioni colpose gravi in corso. A renderlo noto il pubblico ministero Laura D'Amelio che ha indirizzato il documento d'inizio delle indagini al pilota comandante, al suo vice e al tecnico di bordo dell'elicottero che doveva controllare la tenuta del verricello a cui erano legati Marconi e Bolognini. Il cavo ha urtato, durante la manovra di discesa, un filo della bassa tensione ubicato nelle campagne di Sassofortino provocando la caduta dei due malcapitati e di fatto il ritardo del trasporto della donna in ospedale, e purtroppo la morte della stessa.
Roberto, a quanto si è appreso da notizie ospedaliere, sta molto meglio e sta recuperando; le condizioni del collega grossetano restano sempre critiche e la prognosi riservata, ma ha ottimi margini di miglioramento.
Il nostro è uno dei veterani del Servizio 118 della zona ed è un valido attivista dell'ANIARTI, l'associazione che raggruppa gli Infermieri dell'emergenza e del soccorso.
Forza Roberto, ce la farai!
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