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Quando muore un infermiere...

di Mimma Sternativo

quando muore un infermiere

No, non siamo diventati eterni, neppure nell’era dei prodigi tecnologici.Non ti inganni il lampeggiare delle spie colorate sui marchingegni elettronici.

"No, non siamo diventati eterni, neppure nell’era dei prodigi tecnologici. Non ti inganni il lampeggiare delle spie colorate sui marchingegni elettronici. Non ti illudano i cosiddetti “trionfi” della medicina. Qui poco o niente è cambiato da venticinque secoli, dal tempo del salmo biblico: “Gli anni della nostra vita sono settanta/ottanta per i più robusti/passano presto e noi ci dileguiamo” (Vittorio Messori)

Ci hanno detto che dovevamo assistere GLI ALTRI, ci hanno detto che saremmo stati la mano destra di Dio...

Ci hanno fatto credere che saremmo diventati immuni alla morte, distaccati dai grandi dolori.

Ci hanno illuso. Ci han rubato il diritto ad un Credo; ci hanno dato l'amara possibilità di conoscere prima degli altri come andrà a finire.

Non ci hanno detto che poteva succedere a noi.

Ci hanno insegnato a leggere un elettrocardiogramma e ad interpretare gli esami di laboratorio, non ci hanno parlato di quella  grottesca sensazione di perdere la terra sotto i piedi nell' autodiagnosticarti un infarto.

Hai studiato tutti gli stati patologici. Se ti han detto che sei affetto da una malattia neuromuscolare sai già il calvario che ti spetta.

Abbiamo visto tanti pazienti con questa e quest'altra malattia, la loro morte è stata la nostra sconfitta.

Siamo gli infermieri, i professionisti della salute: quelli che vi curano, vi sorridono e vi consolano in un gioco di equilibrismo tra la vita e l'innominabile.

Siamo quelli che non hanno tempo per la propria famiglia, che si allontanano dai propri partner, che perdono gli anni più belli dei propri figli per stare dietro al lavoro ed essere sempre al cento per cento.

Quelli che devono pensare poco alla propria salute, quelli che cercano sempre di trascurare i sintomi perchè sanno già le risposte... e le risposte spesso fan male.

Siamo quelli che non possono mostrarsi deboli, quelli che devono abituarsi alla morte per non cadere nel tranello di pensieri bui.

Pronti a tutto e pronti a niente quando la signora con la falce sceglie te.

Proprio te che hai finalmente coronato i tuoi sogni professionali e di vita privata.

Tu lo sai già come finirà, lo hai già visto troppe volte: hanno fallito i medici, gli infermieri, ha fallito Dio.

Tempo per piangere, no, non ce n’è,
tutto continua anche senza di te. Bella la vita che sene va…
Vecchi cortili dove il tempo non ha età,i nostri sogni, la fantasia …
ridevi forte e le paura era allegria!
Bella la vita, dicevi tu, e t’ha imbrogliato e t’ha fottuto, proprio tu!!!
Con le regine, con i suoi re, il carrozzone va avanti da se…

...Ciao Anna, sei stata e per sempre sarai una grande infermiera.

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