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Infermieri e appropriatezza organizzativa

di Angelo

InfermieriBallarò

Barbara Mangiacavalli ieri sera a Balalrò sfida il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e le chiede nei fatti di pensare ad un Sistema Sanitario Nazionale diversamente organizzato, che punti molto sugli Infermieri, gli unici formati a stare vicino ai bisogni del cittadino.

ROMA. Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, sfida apertamente e con tono serioso il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "basta con un Sistema Sanitario Nazionale basato sull'appropriatezza prescritti, si pensi ad un SSN basato invece sull'appropriatezza organizzativa". E' quanto accaduto ieri sera a Balalrò, il talk-show politico e di approfondimento moderato da Massimo Giannini, penna storica del quotidiano Repubblica e di fatto braccio comunicativo dell'organizzazione che ha portato il governatore Matteo Renzi al potere senza passare dalle urne.

Mangiacavalli (l'unica che ha riferito cose sensate e non preventivamente costruite a tavolino) ha chiesto a Lorenzin un SSN diversamente organizzato, che punti molto sugli Infermieri, gli unici formati a stare vicino ai bisogni del cittadino.

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Barbara Mangiacavalli a Ballarò.

“Sicuramente abbiamo il problema degli organici e del blocco del turn-over che è ben noto, ma io vorrei tornare su un termine usato dal ministro (Lorenzin) che condivido molto che è quello dell’appropriatezza. Mi permetto di dire che l’appropriatezza non è solo quella prescrittiva ma è anche quella organizzativa - ha riferito in diretta la Mangiacavalli - l’appropriatezza organizzativa è quella che fa si che la signora quando arriva al Servizio Sanitario Nazionale trova la risposta per i suoi bisogni. Se i bisogni dei nostri cittadini si sono modificati dobbiamo modificare anche l’organizzazione del Sistema Sanitario. Occorre fare prossimità, andare vicino ai bisogni delle persone. Per andare vicini ai bisogni delle persone occorre valorizzare gli Infermieri, che sono persone che sono formate professionalmente per stare vicini a questi bisogni. Quindi bisogna innovare il sistema e fare appropriatezza organizzativa caro ministro” (ed è in questo punto del suo discorso che è stata sfumata dall'intervento di Giannini, forse timoroso di andare oltre i dettami della dirigenza politica Rai).

Magiacavalli ha avuto il coraggio di alzare con garbo la voce e di dire in 30 secondi quello che da decenni si cerca di fare in Italia: occorre mettere in piedi un Sistema Sanitario Nazionale che sia più vicino alle reali esigenze della popolazione e valorizzare gli Infermieri, che tutti i giorni si fanno in quattro per sottostare ai dettami di medici spesso non competenti. Basta, quindi, con un SSN che pensa ai numeri, occorre migliorare la qualità delle prestazioni valorizzando gli operatori che tutti i giorni sono al fianco del cittadino.

Il Ministro avrà capito? Abbiamo i nostri dubbi, visto che si è accorda adesso dopo un ventennio che gli Infermieri Italiani hanno una preparazione universitaria!

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