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Cos'è il fonendoscopio, quando e come si utilizza

di Arianna Caputo

Il fonendoscopio è uno strumento essenziale nella dotazione dell'infermiere; permettendo di auscultare i visceri, può risultare fondamentale nel diagnosticare correttamente una malattia del sistema respiratorio o semplicemente il malfunzionamento degli organi interni.

Fonendoscopio, com'è fatto e a cosa serve

Florence Nightingale

Il fonendoscopio è uno strumento utile all’auscultazione dei suoni provenienti dai visceri.

La distinzione tra stetoscopio e fonendoscopio consiste nel fatto che il primo è utilizzato per l’auscultazione toracica, mentre il secondo è impiegato, in generale, per l’auscultazione dei visceri.

Molti modelli di fonendoscopio presentano sia un diaframma (la superficie piatta), utile per poter auscultare i suoni ad alta frequenza, che una campana, la quale permette l’auscultazione dei suoni a bassa frequenza.

A ragion di ciò, la membrana piatta è utilizzata per auscultare i suoni cardiaci, mentre la campana trova un più ampio utilizzo per l’auscultazione dei suoni polmonari.

Quest’ultima si utilizza esercitando una leggera pressione; il diaframma, invece, necessita di una pressione più decisa sulla cute affinché si possano auscultare i suoni ad alta frequenza.

Uno stetofonendoscopio si compone di due auricolari, di un tubo singolo o doppio, di una testina (parte che viene collocata sul corpo del paziente per rilevare i suoni) e di una membrana fluttuante (modalità diaframma/campana) che compone la testina.

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