Il fonendoscopio è uno strumento essenziale nella dotazione dell'infermiere; permettendo di auscultare i visceri, può risultare fondamentale nel diagnosticare correttamente una malattia del sistema respiratorio o semplicemente il malfunzionamento degli organi interni.
Fonendoscopio, com'è fatto e a cosa serve
Il fonendoscopio è uno strumento utile all’auscultazione dei suoni provenienti dai visceri.
La distinzione tra stetoscopio e fonendoscopio consiste nel fatto che il primo è utilizzato per l’auscultazione toracica, mentre il secondo è impiegato, in generale, per l’auscultazione dei visceri.
Molti modelli di fonendoscopio presentano sia un diaframma (la superficie piatta), utile per poter auscultare i suoni ad alta frequenza, che una campana, la quale permette l’auscultazione dei suoni a bassa frequenza.
A ragion di ciò, la membrana piatta è utilizzata per auscultare i suoni cardiaci, mentre la campana trova un più ampio utilizzo per l’auscultazione dei suoni polmonari.
Quest’ultima si utilizza esercitando una leggera pressione; il diaframma, invece, necessita di una pressione più decisa sulla cute affinché si possano auscultare i suoni ad alta frequenza.
Uno stetofonendoscopio si compone di due auricolari, di un tubo singolo o doppio, di una testina (parte che viene collocata sul corpo del paziente per rilevare i suoni) e di una membrana fluttuante (modalità diaframma/campana) che compone la testina.
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