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Opi Taranto su criticità corso di laurea in Infermieristica

di Redazione Roma

Riunione a Bari dopo le denunce dell’Ordine delle professioni infermieristiche. La situazione tarantina rappresenta una delle peggiori tra tutti i corsi di laurea della Regione Puglia. Il Polo didattico di Taranto potrebbe essere a rischio di chiusura, le parole del presidente Opi Taranto, Pierpaolo Volpe.

Cdl Infermieristica, a Taranto aule non a norma e niente pc

È una condizione tanto drammatica quanto preoccupante: il Polo didattico di Taranto, per come è organizzato, attualmente in caso di ispezione potrebbe essere a rischio chiusura. Questa la (drastica) presa di posizione di Pierpaolo Volpe, presidente dell’Opi di Taranto (che di recente si era espresso su emergenza ospedali e pronto soccorso in Puglia).

In città è in funzione da anni il corso universitario triennale in Infermieristica, particolarmente frequentato. Nonostante questo, il numero degli operatori sanitari è quasi sempre inferiore rispetto alla domanda del mercato. Come Ordini delle professioni infermieristiche – incalza Volpe – abbiamo condotto uno studio approfondito e una comparazione tra i requisiti generali e regolamentari che ciascuna sede del corso di laurea deve possedere per definirsi idonea ad accogliere gli studenti universitari.

Ma dai dati acquisiti per il Polo di Taranto non pare esserci neppure un requisito rispettato: Non sono presenti computer ad uso degli studenti, non ci sono attrezzature informatiche, non è presente l’aula per le esercitazioni e comunque ogni aula didattica non sembra rispettare i requisiti che vengono imposti dalla normativa.

Di questo si è discusso nel corso della riunione a Bari, presso l’Assessorato alla Sanità e al Benessere, con un tavolo di confronto tra Regione, Atenei e Opi Puglia in merito ai corsi di laurea per la professione infermieristica attivati dalle università pugliesi in convenzione con la Regione. Presenti i rappresentanti degli Ordini professionali di Puglia e l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, il rettore dell’Università di Foggia, Pierpaolo Limone.

Certo, il problema è complesso a livello generale e, con differente gradazione, interessa tutte le sedi pugliesi. Nella città di Taranto è più acuto anche perché il corso è a numero chiuso e quest’anno i numeri sono tutt’altro che di poco conto: 74 iscritti civili nonché 30 della Marina militare. Riprende Volpe: La situazione tarantina è una delle peggiori tra tutti i corsi di laurea della Regione. Gli studenti si sentono quasi abbandonati, soprattutto per le difficoltà legate allo svolgimento dell’indispensabile tirocinio necessario per accedere poi alla professione in corsia.

Dunque, il problema e le soluzioni da trovare riguardano sia le Asl sia la Regione Puglia. Chiederemo lumi all’assessore Lopalco sul perché del ritardo nello svolgimento del tirocinio tecnico-pratico da parte degli studenti del primo e secondo anno del polo di Taranto. E gli chiederemo di convocare un incontro monotematico alla presenza del direttore generale, Stefano Rossi, spiega Volpe. Una cosa è certa: la carenza di infermieri può essere colmata solo incrementando il numero degli studenti all’interno dei corsi di laurea.

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