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FNOPI

Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche

di MS

La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), nata con la legge n.3 dell’11 gennaio 2018 (Legge Lorenzin), è l’ente di rappresentanza della professione infermieristica che raccoglie al suo interno tutti gli Ordini provinciali. Dal 15 febbraio 2018, in base al principio della sussidiarietà, gli Ordini possono svolgere compiti amministrativi in luogo e per conto dello Stato.

Fnopi: La nuova casa degli Infermieri e degli infermieri pediatrici

Dal 15 febbraio 2018 nasce ufficialmente la FnopiFederazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche. A partire da questa data si cancella anche l’uso del nome “infermieri professionali” e vigilatrici di infanzia: gli infermieri sono infermieri e basta e le ex vigilatrici di infanzia sono gli infermieri pediatrici, come ha spiegato Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi.

Lo Stato, ci spiegano dalla Federazione, ha delegato all’OPI la tutela e la rappresentanza della Professione Infermieristica nella sua totalità, a livello nazionale. Tutto questo nell’interesse degli iscritti e soprattutto dei cittadini, che sono i veri e propri fruitori delle competenze dei professionisti infermieri.

Fnopi: Di cosa si occupa

La Federazione Nazionale coordina gli Ordini provinciali (in totale 103), che tra i vari compiti istituzionali hanno anche quello della tenuta degli albi dei professionisti. L’Infermiere Italiano o straniero in Italia, per esercitare la sua professione, deve essere necessariamente iscritto all’ordine territoriale competente (si sceglie in base alla residenza e/o al domicilio del luogo lavorativo).

Appartenere ad un Ordine equivale a certificarlo e a garantirlo.

Chi rappresenta gli Ordini provinciali?

Gli organi dirigenziali nazionali e locali vengono eletti ogni quattro anni (Legge n. 3, 11/08/2018). Gli ordini provinciali – conferma la stessa Fnopi - sono enti di diritto pubblico non economico, istituiti e regolamentati dalla recente Legge Lorenzin, sopra indicata.

La norma affida agli Ordini due finalità:

  1. Esterna: parliamo della tutela del cittadino-utente che ha il diritto, come recita la Costituzione italiana (art. 32:” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”), di ricevere prestazioni sanitarie da personale qualificato, in possesso di uno specifico titolo abilitante, senza pendenze rilevanti con la giustizia.
  2. Interna: parliamo dell’attività vera e propria degli Infermieri; è rivolta agli infermieri iscritti all’Albo, che l’ordine è tenuto a tutelare nella loro professionalità, esercitando il potere disciplinare, contrastando l’abusivismo, vigilando sul rispetto del Codice Deontologico, esercitando il potere tariffario, favorendo la crescita culturale degli iscritti, garantendo l’informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale.

Quanti sono gli Ordini OPI in Italia e come vengono gestiti

Gli Ordini Provinciali, tutti gestiti da un proprio presidente, da una giunta esecutiva e da un’assemblea dei consiglieri, sono attualmente 103. I primi si sono costituiti nel 1954 con la Legge n. 1049 del 29 ottobre 1954; tra gli ultimi nati, quelli di Fermo e di Carbonia-Iglesias.

Chi sovvenziona Ordini provinciali e Federazione Nazionale

Sono finanziati esclusivamente con i contributi degli iscritti, senza oneri per la finanza pubblica. Le quote vengono stabilite dai singoli Ordini e in piena autonomia in base alle necessità locali, a seconda delle programmazioni annuali degli eventi, come per esempio: corsi di formazione post-base, orientamento per gli studenti infermieri, orientamento per gli Infermieri Liberi Professionisti, gestione dell’informazione ordinistica interna ed esterna, consulenza legale, affitto e quant’altro serva all’amministrazione e gestione della struttura che, oltre ad essere un luogo virtuale, può diventare anche un contenitore culturale e sociale.

Ogni OPI locale versa poi una parte alla Federazione Nazionale.

Come sono composti gli Ordini locali?

A governare l’Ordine è il Consiglio Direttivo: viene rinnovato ogni quattro anni dopo la consultazione di tutti gli iscritti che sono chiamati al voto.

Chiunque si può candidare per questo ruolo: si presentano una o più liste e i più suffragati vengono eletti nell’Assemblea provinciale, che a sua volta elegge il Presidente e il Consiglio Direttivo: variano da 7 per gli Ordini con meno di 500 iscritti, a 15 per quelli che superano i 1500.

Attualmente sono 1500 gli Infermieri eletti negli organi rappresentativi della professione infermieristica.

Il Consiglio Direttivo distribuisce al proprio interno le cariche di:

  • presidente (membro di diritto del Consiglio Nazionale della Federazione)
  • vice-presidente
  • segretario
  • tesoriere
  • commissione d’albo (composta da membri in rappresentanza della professione infermieristica ed infermieristica pediatrica).

Il neonato Ordine degli Infermieri

Alcuni decreti attuativi verranno presto emanati; entro poche settimane avremo le circolari di “evoluzione” da Ipasvi ad Opi e non ci resterà che attendere le future comunicazioni dalla neonata Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi).

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