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Vaccini

Fnopi: Qui è in gioco la salute dei cittadini

di Leila Ben Salah

Sui vaccini e il probabile rinvio dell’obbligo interviene la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. Un no secco quello che arriva dalla Fnopi, dopo quelli di Opi Bologna e #Noisiamopronti.

Mangiacavalli: Prevalgano le ragioni della scienza sulla politica

La presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli

Comprendiamo le ragioni della politica – dice la presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli – ma non possiamo giustificarle quando queste mettono a rischio la salute dei pazienti non secondo semplici affermazioni di principio, ma in base a tutte le posizioni assunte dai principali organismi nazionali e internazionali che si occupano e dettano linee guida per la tutela della salute.  

Il ministro della Salute Giulia Grillo è un politico, ma anche e prima di tutto un medico e tutto questo lo sa perché fa parte del suo dna professionale. Siamo certi – afferma Mangiacavalli – che saprà far valere la ragione della scienza sulle opportunità della politica e siamo con lei, come abbiamo già avuto occasione di confermarle di persona, in qualunque momento sia necessario tutelare il benessere dei cittadini, di tutte le età, secondo uguaglianza e razionalità scientifica e per attuare la garanzia costituzionale della salute quale diritto di tutti gli individui.  

La posizione della Federazione sul tema vaccini è nota. E l’aveva espressa in un documento di posizionamento del Consiglio nazionale (i presidenti dei 102 Ordini provinciali) e come firmataria anche della Carta di Pisa sulle vaccinazioni negli operatori sanitari per riconoscere il valore della vaccinazione soprattutto tra i professionisti. Per questo la Federazione ha realizzato un corso gratuito per i suoi iscritti attivo fino alla fine di settembre sulla piattaforma Fadinmed, proprio per fornire tutte le informazioni evidence based  sull’argomento.  

Riconfermiamo – conclude la presidente Mangiacavalli – la nostra massima collaborazione in termini di attività professionale e progettuale alle istituzioni preposte alla programmazione e ad assicurare agli assistiti e alla comunità scientifica la presenza attiva degli infermieri, come sempre finora dimostrato nonostante le pesanti carenze di organici, per garantire di fa fronte ai bisogni dei pazienti. La nostra professione – aggiunge - come quella di chiunque ha scelto di garantire assistenza e salute dei cittadini, non ha nemici solo nella razionalizzazione, ma c’è un nemico più grande e subdolo che sta crescendo: l’ignoranza. È un vero e proprio fuoco, alimentato da una scorretta informazione che spesso, frutto anch’essa di altrettanta ignoranza ma questa volta anche colpevole di non saper ammettere i propri errori, distrugge, l’opera difficile di informazione, educazione e prevenzione che si fa per i cittadini.

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