L'introduzione dell'Assistente Infermiere in Italia apre la strada a importanti novità nel settore sanitario. Questa nuova figura, delineata attraverso due accordi elaborati dal Ministero della Salute e diffusi lo scorso 8 agosto, segna un passo fondamentale per l'evoluzione della presenza infermieristica nel Paese. Il percorso è ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, con due riunioni tecniche già programmate per il 19 settembre, a cui parteciperanno anche il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Nuova figura renderà più appropriata la presenza infermieristica qualificata
Secondo la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), l'Assistente Infermiere non è pensato per sostituire gli infermieri, ma per potenziare e rendere più efficiente il loro lavoro, rispondendo in maniera concreta alle nuove sfide del settore sanitario. FNOPI chiarisce che questa figura non rappresenta un ibrido, ma l’evoluzione naturale delle precedenti figure di supporto
, con compiti definiti nelle aree a bassa complessità clinica. Queste mansioni rimarranno sempre sotto la supervisione e l'attribuzione degli infermieri, che potranno contare su un supporto con una formazione più strutturata e omogenea a livello nazionale.
Un nuovo modello organizzativo
L'istituzione dell'Assistente Infermiere arriva parallelamente all'introduzione delle lauree magistrali a indirizzo clinico abilitanti, che saranno presto emanate. La FNOPI sottolinea come il completamento di questi nuovi percorsi formativi richieda un ulteriore impegno da parte del Ministero competente: In tal senso, ci aspettiamo un ultimo sforzo da parte del Ministero competente per completare il percorso di attivazione dei nuovi percorsi formativi
.
Questo cambiamento si inserisce in un processo che la FNOPI ha avviato fin dal 2021 con il coinvolgimento degli Ordini territoriali e di società scientifiche. Ora è necessario un cambio di paradigma nell’organizzazione del lavoro, perché a modelli invariati non si riuscirà più a dare una risposta assistenziale adeguata
, ha dichiarato il Comitato Centrale della Federazione.
Il superamento delle aree grigie
Uno dei principali vantaggi dell'introduzione dell'Assistente Infermiere sarà l'eliminazione delle attuali aree grigie nel sistema di assistenza infermieristica. A differenza delle figure di supporto precedenti, la formazione di questo nuovo ruolo sarà uniforme su tutto il territorio nazionale, sotto la responsabilità diretta degli infermieri. FNOPI afferma: L’infermiere potrà così realizzare una vera pianificazione assistenziale e attuare un processo decisionale declinato nell’applicazione del sapere infermieristico e nell’attribuzione di attività tecniche
.
Innovazione per affrontare le sfide future
FNOPI evidenzia che l'introduzione di questa figura rappresenta una risposta strutturale ai problemi del sistema assistenziale, che non può essere risolto solo aumentando il numero di operatori. La soluzione ai problemi dell’assistenza non può legarsi a una valutazione quantitativa della forza lavoro, ma deve essere risolta con l’innovazione dei modelli organizzativi
, spiega la Federazione. FNOPI auspica che questa trasformazione porti a una riqualificazione economica per tutti gli infermieri, con stipendi differenziati in base alle competenze e ai ruoli, garantendo il giusto riconoscimento professionale in un contesto di filiera assistenziale completamente rinnovato.
L'Assistente Infermiere non sarà solo una figura di supporto, ma un elemento chiave per affrontare le nuove esigenze del sistema sanitario, assicurando un'assistenza di qualità e una gestione più efficiente delle risorse.
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