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Orario di lavoro: parte la diffida alle Pubbliche Amministrazioni

di Mimma Sternativo

Parte la diffida

La Federazione Sindacati Indipendenti diffida le pubbliche amministrazioni

ORARIO DI LAVORO "Le Regioni, ancor prima delle aziende interessate, sembrano voler giocare con il fuoco e prendere in giro i lavoratori alle proprie dipendenze, prendendosi ulteriore tempo con delle deroghe che non hanno ragione di esserci. Ma la vicenda è troppo seria per trattarla con questi sotterfugi." ha dichiarato il Segretario Generale, Adamo Bonazzi.

" (...) Le norme contrattuali nazionali ed aziendali non coerenti con le Direttive europee vigenti in materia di orario di lavoro e di riposi perderanno anch’esse di efficacia a partire dal 25 novembre 2015 e, in conseguenza di ciò, diventeranno inefficaci sia gli eventuali accordi sottoscritti in deroga sulla base del comma 6 bis dell’articolo 17 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66 che le determinazioni in materia di turno o di orario di lavoro eventualmente assunte da codesta amministrazione ai sensi dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 150/2009 in deroga ai suddetti principi. Codesta spett. Amministrazione è tenuta a garantire direttamente ed immediatamente, dal medesimo giorno, l’attuazione delle tutele in precedenza derogate e, in particolare, se necessario, dovrà modificare l’organizzazione del lavoro di ciascun reparto e/o servizio al fine di ottemperare alle disposizioni di Legge. Nonché , se occorre, riformulare contestualmente gli obiettivi aziendali al fine di renderli raggiungibili alla luce delle disposizioni in materia di organizzazione del lavoro contenute nella direttiva europea recepita con il D.Lgs. 66/2003.

orario di lavoro

stop alle deroghe

(...)DIFFIDA codesta spett. Amministrazione ad astenersi da qualsiasi comportamento pregiudizievole degli stessi diritti. (...)Le eventuali future inosservanze in tal senso saranno oggetto di segnalazione alle competenti sedi giurisdizionali per la valutazione del caso. Le chiamate in reperibilità che richiedono la presenza sul luogo di lavoro interrompono la consecutività del riposo giornaliero e, quindi, le ore di lavoro effettuate in regime di reperibilità devono essere immediatamente recuperate per arrivare almeno alle 11 ore senza impegni lavorativi . Le 11 ore continuative devono essere successivamente integralmente garantite invece nel caso in cui le chiamate in servizio durante il regime di reperibilità comportino prestazioni che eccedano le 5 ore e 30 minuti "

 

Queste le parole utilizzate nel testo della Diffida sull'orario di lavoro inviata a tutte le Pubbliche Amministrazioni.

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