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Morti bianche in corsia: INFERMIERI E MEDICI non scordano

di Mimma Sternativo

morti bianche

La vittima era Filippo Minieri, Primario della chirurgia endovascolare al Cardarelli di Napoli; moriva a fine turno dopo aver effettuato un intervento di 11 ore.

"Arresto cardiocircolatorio" sembra essere stata la causa del decesso, indicata nel referto medico. 
Qualche tempo dopo è toccato ad un infermiere di Torino.

Diversi i titoli dei giornali, ma tutti concordi: "un infermiere 43enne era stato colpito da emorragia cerebrale, per aver lavorato per 12 ore di fila".

Si può parlare di MORTI BIANCHE in corsia? SI, forse alcune fanno solo meno scalpore.

Medici, Infermieri  e sindacati restano uniti , pronti a denunciare la mole di lavoro alla quale sono sottoposti.

Perchè la salute dei cittadini non può prescindere dal nostro stato di salute, annientato dalle politiche dei tagli alle assunzioni e al sistema sanitario in generale.


"E'assolutamente necessario rivedere i carichi di lavoro dei medici per evitare ulteriori tragedie" aveva detto il Presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, Gabriele Peperoni.

"Accumuliamo ore e ore di lavoro, sono turni veramente massacranti e la gente lo deve proprio sapere. Non si può lavorare a ritmi così sostenuti, sempre sotto stress. Sono necessarie forze fresche e chi ha ruoli di responsabilità deve tenerne conto"- continuano a dire gli infermieri.

E come non ricordare il caso dell' ASL di Torino che obbligava gli infermieri a turni base che superavano le 13 ore per consentire una giornata di riposo in più.

Chi di noi si farebbe mai curare da un medico o da un infermiere alla sua undicesima o dodicesima ora di turno?

Lo sappiamo noi e lo sanno i cittadini: una condizione di eccessiva stanchezza di medici e infermieri, alla fine di tante ore consecutive di lavoro, potrebbero portare ad errori gravi sul paziente.

E' così che si torna a parlare di turni e di orario di lavoro.

Basta precariato,BASTA MORTI BIANCHE a fronte di una cronica carenza degli organici! Diciamo basta alla mortificazione della nostra professione con continui carichi di lavoro da manovalanza.

 

"E li chiamano incidenti sul lavoro, ma non li dovrebbero chiamare piuttosto, incidenti sul capitale?…Meno soldi e meno diritti, questa è la danza che s’ha da danzare, il ballo del lavoro col capitale!…" Ballata dell’invalido  di Gianni D’Elia

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