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Medici impauriti in Procura arriva la risposta dell'Ipasvi

di Redazione

procura

Gli Infermieri garantiscono professionalità certificata da una costante formazione, I collegi Ipasvi dell'Emilia Romagna respingono con forza le denunce alla Procura della Repubblica, non si tratta di attribuzione di "atto medico"

“Respingiamo con forza la motivazione sottesa alle denunce alla Procura della Repubblica e ai procedimenti disciplinare verso i medici dell’emergenza che a Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza, hanno redatto procedure e istruzioni operative che regolano l’intervento di infermieri sulle ambulanze del 118, attribuendo al personale infermieristico compiti di diagnosi, prescrizione e somministrazione di farmaci soggetti a controllo del medico.

Non si tratta infatti nel modo più assoluto di un’attribuzione di quell’ “atto medico” non meglio identificato e definito a cui si fa spesso strumentalmente riferimento, ma di una procedura operata dagli infermieri impegnati nel Servizio di Emergenza che garantiscono una professionalità e una risposta alla comunità, certificata da una costante e impegnativa formazione specialistica secondo protocolli validati dalla letteratura internazionale.

Nessuno ha agito in autonomia o secondo scelte non lecite: ciò che è stato fatto fa parte di un’organizzazione ragionata, concordata e sottoscritta da tutte le componenti professionali coinvolte nell’emergenza-urgenza. Chi ha agito – medici e infermieri – lo ha fatto in base a precise linee di indirizzo validate, nell’interesse primario del cittadino e dell’efficienza dei servizi, che caratterizza l’eccellenza nel settore sanitario propria della Regione Emilia Romagna.

Ci auguriamo ora che questa spiacevole vicenda sia ridimensionata nelle sue cause e nei suoi effetti e che il servizio, il soccorso e l’assistenza possano riprendere il loro corso con quella serenità, efficienza ed efficacia di cui i cittadini per primi, ma anche le categorie professionali, hanno bisogno.

I Presidenti dei Collegi IPASVI dell’Emilia-Romagna”

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