La presidente degli Infermieri Italiani in una intervista rilasciata in esclusiva a Nurse24.it lancia la sfida: competenze evolute, rimodulazione della formazione universitaria, maggiori speranze per i precari.

FORLI. Riforma universitaria, nuove competenze e necessità di creare un futuro più stabile agli Infermieri precari sono i temi che Barbara Mangiacavalli, Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, ha affrontato nel corso del Convegno in fase di svolgimento a Forlì in Emilia Romagna e organizzato dai locali Collegi Ipasvi per fare il punto sulla professione.

Mangiacavalli ha chiarito che è necessario oggi avere degli Infermieri neo-laureati più preparati al mondo del lavoro, ribadendo che quelli Italiani sono i migliori in assoluto e l'Inghilterra oggi ce ne dà merito. Con questo la Presidente non ha voluto puntare il dito contro le Università italiane, che fanno già tantissimo, anzi le ha invitate a fare ancora meglio e a rimodulare l’attuale sistema formativo che deve preparare e abilitare gli Infermieri Italiani a operare in tutti i campi dell’assistenza, senza la necessità di formare il personale per tanti, troppi mesi.

Sulle nuove competenze è stata chiara: occorre stabilire quali sono quelle a carattere strettamente infermieristico e non buttarsi in settori distinti e distanti dalla nostra professione, abbandonando definitivamente le pratiche che oggi sono proprie di altre figure tecniche o professionali.

Per concludere, Barbara si è soffermata sulla necessità di offrire un futuro ai precari. È un argomento che va affrontato nella sua macro-dimensione e va risolta a livello centrale. Non è più possibile assistere al licenziamento di colleghi che dopo tre anni di lavoro nel pubblico si vedono di fronte al muro della non riconferma. Quando questo personale va via ci perde tutto il sistema, che ha speso soldi, tempo e momenti formativi per creare dei professionisti che improvvisamente vengono rispediti a casa.