Nurse24.it
chiedi informazioni

testimonianze

Glenda, Infermiera Pediatrica: "abbandonate a noi stesse e senza tutele sul lavoro e nella professione"

di Angelo

IMG_20151113_115708

Lo sfogo, amaro, di chi nel 2008 si è laureata in Infermieristica Pediatrica e oggi per fare l'Infermiera per adulti e anziani deve nuovamente mettersi in gioco, "perdere due anni della mia vita, sacrificare soldi e parte del lavoro per re-iscrivermi all'Università e conseguire l'abilitazione professionale nel campo non pediatrico".

IMG_20151113_115708FIRENZE. "Noi Infermiere Pediatriche siamo oramai abbandonate al nostro destino e non tutelate dalle Istituzioni e dall'Ipasvi". E' lo sfogo, amaro, di Glenda Scuncia laureatasi all'Università "La Sapienza" di Roma nel 2008 con una tesi sul "Mantenimento del potenziale donatore di organi" e che, dopo una breve esperienza all'Istituto "Giannina Gaslini" di Genova ora lavora all'Azienda Ospedaliera Universitaria "Meyer" di Firenze presso la Terapia Intensiva e Rianimazione Pediatrica.

Glenda, sfogandosi con Nurse24.it, ha voluto rimarcate il fatto che le Ipasvi territoriali "non sono organizzate per gli Infermieri Pediatrici e non sono in grado di fornirci alcun supporto, né tecnico, né legale".

IMG_20151113_112228

L'infermiera pediatrica Glenda Scuncia con la collega di reparto Claudia Santucci.

Come ti trovi a lavorare con i Medici e gli Infermieri non pediatrici del tuo reparto?

"Abbastanza bene, c'è un bel gruppo di lavoro - spiega - voglio ribadire che noi non abbiamo alcun obbligo di occuparci di adulti e geriatrici, però in alcuni casi ci viene chiesto, come accade in varie realtà d'Italia a tante colleghe e a tanti colleghi".

Sai che il Corso di Infermieristica Pediatrica potrebbe sparire da un momento all'altro?

"Si lo so e sono convinta che le Università Italiane in cui ci sono ancora i Corsi Pediatrici non si comportino in maniera coerente e sincera nei confronti dei loro studenti, che poi saranno i disoccupati di domani, a meno che non scelgano la via della seconda laurea in Infermieristica non pediatrica (e non è detto che in questo caso trovino occupazione subito); ma perché io Infermiera che ho scelto e mi sono formata per lavorare con i bambini da 0 a 16 anni dovrei occuparmi di altro e non mi si da la possibilità di evolvermi professionalmente e umanamente? L'Ipasvi dovrebbe occuparsi anche di noi e ne approfitto per chiedere al presidente nazionale Barbara Mangiacavalli un incontro per chiarire diverse questioni."

La situazione italiana per gli Infermieri Pediatrici (pochissimi) e le Infermiere Pedriatriche (tante senza lavoro) è veramente al limite della sopportazione e il livello di disoccupazione supera di gran lunga quello degli Infermieri cosiddetti non pediatrici... che possono comunque occuparsi dei bambini e dei neonati.

Scopri i master in convenzione

Commento (0)