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In Basilicata l'Associazione Avvocatura Diritto Infermieristico lavora contro il mobbing

di Redazione

infermiere burnout

Tra gli obiettivi del sodalizio anche quello di dire no al demansionamento. Istituito a Potenza un proprio ufficio legale.

 

POTENZA. L'Associazione Avvocatura Diritto Infermieristico è sempre più presente sul territorio lucano e mostra i muscoli a difesa della categoria. È quanto afferma in una nota il Segretario Provinciale Lorenzo Pace che aggiunge: "ho ritenuto urgente e doveroso dotare la Segreteria provinciale di Potenza di un proprio ufficio legale, a fronte delle molteplici segnalazioni che giungono nell'ambito della stessa, per meglio seguire e intervenire su temi principali e purtroppo ricorrenti, quali il demansionamento e il mobbing."

"L’ufficio in questione sarà capeggiato dall’Avvocato Domenico Laieta Giuslavorista esperto nel diritto del lavoro, che si avvarrà di un secondo legale amministrativista esperto nel diritto amministrativo, così permettendo oltre alla tutela del singolo socio per ogni questione che attiene la sfera giuridico-legale della professione e della persona, l’Associazione A.D.I. affronterà anche tutte le problematiche squisitamente giuridiche che riguardano l’Infermiere - continua la nota - attraverso uno studio approfondito della legislazione e della giurisprudenza sanitaria, traendo spunti e postulati di diritto che permetteranno di elaborare istituti giuridici civili, penali, amministrativi, erariali, contrattuali e disciplinari, cosi da riscrive il diritto in modo comprensibile, avvicinando l’Infermiere agli schemi logici del ragionamento giuridico, spiegando il significato dei termini legali, organizzando corsi che liberano l’Infermiere dalle catene dell’ignoranza e del timore, istruendolo per affrontare sul piano giuridico le problematiche professionali."

"Su questi temi principali - continua Lorenzo Pace- ci impegneremo come ufficio Legale a fondo, mettendo in campo diverse strategie di informazione legale e di tutela atte a contrastare questi fenomeni. Intendiamo ramificarci su tutto il territorio Regionale istituendo uffici legali anche nel foro provinciale di Matera che, attraverso avvocati convenzionati e aggiornati dall’ufficio legale centrale dell’A.A.D.I., forniscono consulenze appropriate e tutela diretta ai soci."

infermiera depressa

L'AADI dice no a mobbing e demansionamento anche in Basilicata.

L’A.A.D.I. persegue lo scopo sociale anche convenzionandosi con altre associazioni e istituzioni che rappresentano un centro di interesse per gli infermieri tra cui i sindacati e il collegio IPASVI, a patto concreto che dimostrino di avere veramente a cuore la dignità del lavoratore, trattiamo approfonditamente materie di interesse sanitario che costituiscono linee guida e direttive univoche, aiutando ogni socio, senza precedenti nella storia, a risolvere criticità personali sul posto di lavoro.

La difesa della dignità e del rispetto della persona è imprescindibile e ineludibile per l’A.A.D.I. e si riflette in senso costruttivo sul piano professionale e sul posto di lavoro dell’Infermiere.

Porre queste basi è propedeutico a ogni tipo di dialogo con le istituzioni pubbliche e private.

"L’Infermiere per quanto mi riguarda - conclude Pace - non è un ausiliario, non è un inserviente, non è uno schiavo, non è un servo e non è lo sguattero dell’azienda, ma un indispensabile professionista, dove lo status giuridico e professionale di questa categoria, si annovera tra le professioni ‘’intellettuali’’, ma purtroppo nonostante ciò vive ancora una drammatica e profonda crisi in termini di accettazione nel proprio ambito di appartenenza da parte di altre professioni sanitarie, ma il suo destino comunque è divenire fulcro del sistema sanitario e professionista partecipe dell’evoluzione giuridico-sanitaria europea. Un accorato appello a tutti gli Infermieri Lucani: «Noi ci siamo, perché Gli Infermieri sono l’A.A.D.I. - l’A.A.D.I. sono gli Infermieri»".

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