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Il gruppo "Infermieri disoccupati e/o precari" protesta a Montecitorio

di Gianluca Auriemma

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ROMA. "Stop ai corsi di Infermieri... producono disoccupati". E' questo lo slogan di "Infermieri disoccupati e/o precari", gruppo di colleghi infermieri nato ad Aprile con l'intenzione di divulgare e far conoscere in giro per l'Italia la drammatica fase di stallo e di crisi che sta affliggendo la nostra professione. Gruppo che con coraggio e determinazione si è organizzato per una marcia dimostrativa a Montecitorio dove sono riusciti a farsi ricevere da due Parlamentari, Monica Gregori del PD e Andrea Cecconi del Movimento 5 stelle.

Grande impulso alla loro protesta è avvenuto lo scorso Maggio quando un'importante Tg nazionale dichiara che la carenza del personale infermieristico è dovuta al fatto che in Italia nessuno vuole più fare l'infermiere. Da li in poi c'è stato un tam tam di voci e proteste che hanno fatto il giro della rete e come conseguenza è arrivata numerosa l'adesione al gruppo da parte di molti infermieri.

 

Interessante è il loro manifesto ufficiale. Si punta il dito contro la scelta delle Università di raddoppiare i posti disponibili ai corsi di Laurea Infermieristica. Ne deriva che alla fine dei tre anni di percorso Universitario 10.000 saranno i neo laureati infermieri inoccupati. Ad avvantaggiarsi di tutta questa precarietà e disoccupazione sono molte strutture private che "costringono" il personale a livelli minimi di salario e di sicurezza sul lavoro.

 

Nell'appello alle diverse Istituzioni politiche del bel paese si sottolinea come la carenza del personale infemieristico metta a rischio la qualità dell'assistenza nei LEA, passando ai pronto soccorso fino ad arrivare all'assistenza domiciliare.

 

Si fa altresì notare come il rapporto cittadini/infermieri è tra i più bassi d'Europa. Così come la cifra di 30.000 infermieri disoccupati o precari cui si aggiungono 5.000 emigrati all'estero (fonte MIUR) è oramai giunta ad un livello di massima gravità.

 

Queste le proposte avanzate dal gruppo :

  • censimento nazionale della carenza infermieristica nelle AO e nelle ASL;
  • lo sblocco del turn over e dei concorsi pubblici, riduzione delle cooperative negli appalti pubblici per evitare l'aumento dei costi del lavoro e lo sfruttamento del personale;
  • riduzione del numero di ammessi ai Corsi di Laurea in Infermieristica.

 

In futuro verrà organizzata una manifestazione nazionale e continuerà la denuncia di tutte le problematiche e le anomalie riguardanti la nostra professione.

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