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Convegno Infermieri

Primary Care per progredire, l'evento al Gemelli di Roma

di Rosario Scotto di Vetta

Al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma si è svolto venerdì 11 ottobre, presso l’aula Brasca, il convegno “Primary Care per progredire - Dati sull'implementazione del modello e valutazione degli outcome”, in occasione del quale, tra gli altri, è intervenuta con una relazione magistrale la fondatrice statunitense del Primary Nursing, Marie Manthey.

Dati sull'implementazione del Primary Care e valutazione degli outcome

In occasione del Convegno Primary Care per progredire - Dati sull'implementazione del modello e valutazione degli outcome, Marie Manthey ha sottolineato l’importanza della centralità della relazione nelle cure infermieristiche. L’incompetenza relazionale è inaccettabile tanto quanto l’incompetenza clinica – ha dichiarato Manthey – Bisogna approcciarsi al paziente con una presenza intenzionale e consapevole in modo che si senta capito, ascoltato, che si fidi e che si affidi.

Il modello del Primary Nursing (PN) fonda le sue radici nella necessità di cambiare il paradigma del focus assistenziale: il malato, il paziente nel suo momento di vita fragile e vulnerabile è al centro delle cure con la presa incarico dell’infermiere. Un aspetto che porta in rilievo in modo significativo la necessità di ulteriori competenze avanzate, estensive ed espansive utili per la centralità delle cure.

Sono contentissima che il Primary Nursing si stia diffondendo anche in Italia - ha continuato - Sapere che un modello nato così tanti anni fa in Minnesota e adesso averlo in un altro paese come l’Italia è meraviglioso. Sono sicura che in un ospedale che lavora con un modello come il Primary Nursing sarà sempre più favorevole e a supporto dei pazienti rispetto ad un ospedale che il PN non lo applica.

Dopo un attento studio epidemiologico, al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma nasce l’esigenza di migliorare l’approccio e l’esito delle cure in una situazione di scarsità di risorse e di aumento di domanda e bisogno sanitario tanto da indurre i dirigenti delle organizzazioni, soprattutto quelle degli infermieri, in una condizione di resilienza obbligata al miglioramento.

Il ruolo del dirigente delle professioni sanitarie non è un ruolo di mera gestione delle risorse, ma è basato sulla valutazione epidemiologica che impone un modo di agire volto a condizionare il management aziendale e supportare le proprie risorse umane al raggiungimento degli obiettivi.

La modalità nella quale si devono inserire delle sperimentazioni o realizzare nuovi modelli organizzativi è che non devono mai essere scollegati da quello che è il contesto epidemiologico - ha ammesso Maurizio Zega, Dirigente SITRA del Policlinico Universitario Gemelli di Roma.

Noi facciamo Scienze Infermieristiche, non facciamo attività infermieristica. La Scienza Infermieristica ci impone di studiare il fenomeno di bisogno sanitario della popolazione e di tradurlo in attività. La sfida del futuro dei prossimi anni è quella agire verso il cittadino fragile: in Italia abbiamo il 21% di popolazione anziana e tra 15 anni sfioreremo il 26%. È necessario che le organizzazioni dal territorio agli ospedali abbiamo un unico muoversi, individuando il soggetto dal momento in cui potrebbe essere esposto ad un rischio sanitario fino al suo percorso di cura.

Al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS - ha raccontato poi Zega - il Primary Nursing è un progetto partito nel febbraio 2018 con una fase di studio analitico e successivamente con una visita in una realtà italiana del nord dove questo modello è già in uso da 10 anni. C’è stata una fase di seconda analisi per l’implementazione contestualizzata all’interno delle Unità Operative. Ormai siamo al 75% delle unità operative e contiamo a fine novembre completare il 100% dell’ospedale con il Primary Nursing.

Un ospedale a vocazione oncologica quello del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS tanto da considerare elemento fondamentale la presa in carico del paziente in un momento così particolare della sua esistenza. Il Primary Nursing fa sì che la persona non si senta mai sola, ma abbia sempre un referente a cui fare riferimento lui ma anche i suoi famigliari - ha concluso Zega.

I dati dell'implementazione del modello al Gemelli di Roma

Si è discusso sui dati dell’implementazione del modello al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e sulla valutazione degli outcome. È sempre difficile testare l’efficacia di un modello organizzativo, noi abbiamo tentato di verificarlo con alcuni outcome come l’accuratezza della documentazione infermieristica, sulla percezione dell’infermiere e del paziente - ha commentato Antonello Cocchieri, responsabile SITRA. I dati a 3 mesi dalla sperimentazione nei reparti pilota evidenziano un aumento della sicurezza dei dati relativi al paziente e un aumento dell’accuratezza della documentazione. È chiaro che ulteriori studi e uno studio a tempo due saranno necessari per verificare ulteriore efficacia del modello.

Secondo il parere di Antonello Cocchieri, anche docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, serve una necessaria rivalutazione delle competenze infermieristiche, ma sopratutto sui coordinatori infermieristici che dovranno imparare e prendere confidenza a capire come attribuire l’infermiere al suo paziente attraverso una analisi adeguata sulle competenze.

Abbiamo potuto appurare un piccolo miglioramento della percezione del paziente sul PN, ma siamo altrettanto consapevoli che stiamo implementando il Primary e abbiamo delle difficoltà nell’applicazione quotidiana e che probabilmente l’aderenza al modello non è ancora del 100%.

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