Il vaccino anti morbillo-parotite-rosolia-varicella (MPRV), conosciuto anche come “tetravalente”, o “trivalente e varicella” è indicato per l’immunizzazione contro le quattro patologie da cui prende il nome: morbillo, parotite, rosolia e varicella. La somministrazione è prevalentemente praticata sui bambini, obbligatoria per soggetti tra gli 11 mesi fino ai 16 anni di età, ma anche sugli adulti qualora non fossero già vaccinati e non avessero ancora contratto una delle quattro infezioni.
Come funziona il vaccino tetravalente (MPRV)
Il vaccino, che viene somministrato per via sottocutanea in due tempi - 1° dose fra i 13 e 15 mesi e 2° dose a 6 anni - contiene virus vivi attenuati, in grado quindi di scatenare la malattia ma in entità molto lieve rispetto a ciò che potrebbe avvenire se si venisse a contatto con il virus non attenuato (chiamato “wild-type”).
Una volta somministrata la dose di vaccino il sistema immunitario stimola la produzione di anticorpi diretti contro tutte e quattro le infezioni; la seconda somministrazione permette di aumentare la percentuale di soggetti immuni alla malattia.
L’immunità che il vaccino conferisce è duratura e non sono previsti richiami ulteriori. Nel soggetto adulto che deve sottoporsi alla vaccinazione completa (2 dosi) il tempo di latenza per la somministrazione fra le due dosi è di circa quattro settimane.
Trattamento
Ad oggi non esistono terapie farmacologiche efficaci per il trattamento di queste quattro infezioni, pertanto, chi la/le contrae deve attendere la completa e spontanea guarigione che arriva intorno al 10°/14° giorno dalla manifestazione dei sintomi.
Si tratta di malattie altamente contagiose, pertanto se non ci fosse una copertura vaccinale ci sarebbero, come in passato, moltissimi casi di malattia manifesta con una maggiore percentuale di casi esitati in complicanze, talvolta anche fatali.
Controindicazioni al vaccino tetravalente
Il vaccino tetravalente non è indicato nelle persone che hanno già sviluppato la malattia, che hanno già ricevuto le due dosi di vaccino, per le donne in gravidanza per le quali è indicato attendere nel periodo post-partum, oppure in caso di ricerca di gravidanza è consigliato sottoporsi al vaccino almeno 30 giorni prima.
Dati statistici sul morbillo
Italia anno 2017 ci furono: - 4885 casi - 4 decessi - 88% non vaccinati - 6% con una sola dose di vaccino - 35% contratta almeno una complicanza - 44% ricoveri - 22% accessi in pronto soccorso - 315 i casi fra il personale sanitario - età media: 27 anni.
Nel 2017 fu approvato il Decreto vaccini che incrementò il numero dei vaccini obbligatori tra cui anche quello tetravalente.
Italia anno 2024 (aggiornati a maggio 2024): - 556 casi - 89,7% non vaccinati - 4,9% con una sola dose di vaccino - 30% contratta almeno una complicanza (74 casi polmonite e 1 encefalite) - 37 casi fra il personale sanitario - età media: 30 anni.
Dal 2023 sono in corso aumenti significativi nel numero di casi e di epidemie di morbillo a livello globale, incluso in diversi Paesi Europei. Come indicato da una valutazione del rischio dell’European Centre for Disease Control and Prevention (ECDC), nei Paesi dell'UE/EEA, l’aumento è dovuto alle coperture vaccinali (CV) contro il morbillo non ottimali, l’importazione di casi da aree geografiche con elevata circolazione del virus, e la tipica stagionalità del morbillo che presenta un picco d’incidenza nel tardo inverno e in primavera. Anche in Italia, dagli ultimi mesi del 2023 è in corso un aumento dei casi di morbillo. Nel mese di maggio 2024, si osserva una lieve diminuzione del numero di casi segnalati, rispetto al mese precedente”
(fonte: Morbillo e Rosolia news n.73 giugno 2024).
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