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Elettra, Infermiera da 2 anni: "cercate la vostra isola felice e non smettete mai di farlo"

di Redazione

IsolaFelice

"Molti tutor clinici aspettavano il nostro arrivo nei reparti a braccia aperte, anche perché finalmente giungevano i tirocinanti e gli Infermieri potevano riposare"

Ciao a tutti cari lettori di Nurse24.it,

sono Elettra, infermiera neolaureata a Novembre 2014. Anche io come le mie future colleghe ancora studentesse ho avuto il mio bel da fare nel corso del tirocinio. Teoria e pratica che non collimano, personale (tutto!) che ti tratta come se fossi l'ultima incapace sulla faccia della Terra, altri che ti vedono solo come un facchino, altri che ti mandano allo sbaraglio perché "finalmente arrivano i tirocinanti e ci possiamo riposare".

Female doctor holding medical records, smiling, portrait

E tu lavori nella tua Isola Felice?

Io che caratterialmente sono molto curiosa e grintosa, non mi sono mai fatta abbattere da questi atteggiamenti negativi, e quando mi rendevo conto che da parte del personale infermieristico non c'era disponibilità o volontà di starmi dietro, andavo a chiedere informazioni direttamente ai medici. Che devo dire si sono dimostrati molto spesso molto più disponibili del resto del personale.

Poi però nel corso dei vari tirocini, incontri anche quegli infermieri fantastici che capiscono semplicemente che tempo due anni rischiano di ritrovarti in reparto come collega (e a quel punto è bene che tu abbia sappia cosa stai facendo), e con passione e infinita pazienza cercano di trasmetterti tutta la loro professionalità e soprattutto umanità.

Incontri fenomeni di tutti i tipi come in ogni professione, solo che noi abbiamo a che fare con le persone: simpatiche, antipatiche, più o meno in salute e quindi per come la vedo io, che avrei una voglia matta di "sbaraccare" tutto il sistema, per il momento e per la poca esperienza lavorativa che ho alle spalle, cerco nel mio piccolo di dare il meglio con le persone assistite, in ogni momento, attirando le antipatie di alcuni colleghi e le simpatie di altri. Sarà che sono alla soglia dei trenta, e che non è così facile mettermi i piedi in testa e demoralizzarmi, ho scelto di essere infermiera tardi, perché prima semplicemente non ero pronta.

Ammiro i miei colleghi poco poco più che ventenni che hanno intrapreso questa strada, e che hanno il fuoco dentro, biasimo invece quelli che alla stessa età si sono ben adeguati a fare "gli schiavi del sistema", probabilmente faranno più strada degli altri, ma a livello personale e professionale sono già finiti ancora prima di iniziare.

Quindi ne vedrete di tutti i colori ma la sola cosa che conta è come siete voi come persone. Se gli altri hanno deciso di vivere la professione in altra maniera avranno le loro ragioni, per me sono solo figure che rappresentano null'altro che lo specchio di quello che non voglio diventare.

Nel frattempo tra un'esperienza lavorativa e l'altra, analizzo le varie situazioni, se una situazione non corrisponde al mio ideale di assistenza infermieristica, ne cerco un'altra, e un'altra ancora. Perché se è vero che chi cerca trova, prima o poi tutti noi approderemo alla nostra isola felice... che può essere in Italia oppure no.

Concludo dicendo che, sempre con il massimo rispetto e umiltà, se sapete di essere dei professionisti dotati di umanità, non vi fate convincere del contrario perché la tecnica alla fine si impara, ma le doti innate nessuno te le può insegnare.

Auguro a ognuno di voi di scovare la vostra isola dei sogni.

Elettra, Infermiera dal 2014

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