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USB Bergamo: "Maroni interrompa l'esternalizzazione delle cure"

di Redazione

infermiere burnout

Per il sindacato è giunto il momento che il governatore leghista torni a casa e si torni a garantire l'assistenza ai cittadini senza il ricorso dispendioso alla "sanità surrogata".

BERGAMO. "Appare paradossale che Maroni non fosse a conoscenza delle manovre del suo braccio destro Mantovani, finito in carcere in ottobre, e di quelle del suo braccio sinistro Rizzi,
che lo ha raggiunto pochi giorni fa. A volergli credere, avremmo comunque ragione a chiedere le sue dimissioni immediate quantomeno per la palese e oggettiva incapacità dimostrata!". A dichiararlo Giuseppe Midiri, dell'Unione Sindacale di Base - Federazione di Bergamo - USB P.I. Sanità.

"Il problema delle esternalizzazioni noi di USB ce lo poniamo da anni, direi da sempre. Ma come si può pensare che affidare un lavoro ad una azienda terza possa garantire dei vantaggi
economici? Se a casa mia devo imbiancare una parete risparmio se me la faccio da solo o se chiamo un imbianchino che lo faccia per me? Ecco, proviamo a moltiplicare questo ragionamento
per migliaia e migliaia di lavoretti al giorno che vengono affidati ad aziende esterne invece che essere realizzati da lavoratori interni regolarmente assunti - aggiunge Midiri - si capisce facilmente che si arriva alla situazione paradossale di una sanità in franchising dove il pubblico mette il brand e dove i privati amici fanno i business.Un esempio facile è
il nuovo ospedale di Bergamo, fiore all'occhiello della sanità maroniana.Tralasciando per il momento gli scandali legati alla sua realizzazione su una vera e propria palude in una zona
che era più adatta ad una risaia che ad un ospedale.Facciamo anche finta di potere dimenticare il business del parcheggio a pagamento tra i più cari d'Italia dove si arriva a pagare anche
40€ al giorno(in barba all'art.32 della costituzione che prevede l'accesso alle cure anche agli indigenti)".

"Siamo di fronte al paradigma dell'esternalizzazione selvaggia funzionale solo a lucrare su servizi che dovrebbero e potrebbero essere svolti da personale interno all'azienda ospedaliera e
non da decine di aziende esterne con centinaia di lavoratori sfruttati con contratti capestro, perché sul loro sfruttamento si realizzano i business di questa casta - sbotta il rappresentante USB - servisse almeno ad aumentare la qualità dei servizi, potremmo ragionarci ed invece ci troviamo di fronte a riduzioni drastiche delle dotazioni organiche con l'età media del personale del
comparto che ormai ha toccato quota 50 proprio perchè si assumono pochi giovani e quei pochi che vengono assunti sono in gran parte precari con incarichi a tempo determinato."

"Tutto questo - per sindacato - ovviamente non è più sopportabile. Ora basta. USB rivendica una vera sanità pubblica, accessibile da tutti e non affare per pochi amici degli amici con migliaia di assunzioni
vere ed immediate."

Reinternalizzare tutti e subito?

"E' questo che chiediamo da anni ed è quello che chiederemo con forza lunedì prossimo alle 17.30 sotto al Pirellone insieme alle dimissioni immediate di Maroni e di tutta la sua banda.
USB pretende che tutti i servizi siano immediatamente reinternalizzati e, di conseguenza, che tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende esterne e delle cooperative siano assunti
immediatamente a tempo indeterminato dalle aziende ospedaliere" - spiega Midiri.

"Il 22 febbraio si presenta l’opportunità di dimostrare numerosi la ferma opposizione alle politiche di devastazione sociale che vengono messe in atto dal governo centrale e dall'amministrazione
regionale - conclude - alle 17.30 saremo al Pirellone per sottolinear l’inequivocabile continuità tra la sanità formigoniana e quella di Maroni dimostrata dagli arresti di Mantovani e di Rizzi solo pochi giorni fa nel segno della corruzione e del malaffare. evento Facebook - In difesa della sanità pubblica. Una giornata nel segno della difesa del Servizio Pubblico, della garanzia della tutela dei diritti di TUTTI I CITTADINI alla quale è importante che ognuno di noi prenda parte!
Chiediamo a tutti uno sforzo alla partecipazione e alla visibilità della nostra Organizzazione in questo momento."

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