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Una principessa calva: iniziativa no profit per i bambini malati di cancro

di Redazione

PrincepessaCalva

Questa è una storia vera che vede come protagonista una bambina malata di cancro e che guardandosi allo specchio si vede diversa dalle sue eroine delle fiabe, e decide con un messaggio commovente via internet, di fare appello alla casa Cinematografica Disney, affinchè venga ideata una fiaba o un film che abbia come protagonista una futura regina senza capelli.

di Silvia Attavilla (*)

SARAGOZZA. Una principessa calva: iniziativa no profit per i bambini malati di cancro ormai nota in tutta la Spagna, questa è una storia vera che vede come protagonista una bambina malata di cancro e che guardandosi allo specchio si vede diversa dalle sue eroine delle fiabe, e decide con un messaggio commovente via internet, di fare appello alla casa Cinematografica Disney, affinchè venga ideata una fiaba o un film che abbia come protagonista una futura regina senza capelli.

Il desiderio della piccola pare non essere arrivato alla Disney ma tuttavia non è passato inosservato ad Asun Bodi fondatrice di questo progetto,che dal momento in cui ha visto il messaggio,ha iniziato a dedicare parte della sua vita e dei suoi sforzi per soddisfare il desiderio della bambina.

Bodi ha usato la sua passione per il mondo delle fofuchas, ossia bambole originarie del Brasile fatte con gomma eva e palle di polistirolo, per crearne quanto più poteva, inviarle nei vari ospedali pediatrici ed per elaborare un progetto davvero altruista.

Asun assieme ad altre persone che condividono l'iniziativa hanno creato un gruppo su Facebook per chiedere la collaborazione di più artigiani e dar vita ai propri ideali.

Inizialmente erano trenta, e ad oggi, sono più di 1.600 i collaboratori ripartiti in tutta la Spagna che collaborano tra loro e con altri paesi.

Il progetto ha finalmente dato vita ai protagonisti, Principe Coraggio e la principessa Speranza, entrambi calvi,che già numerosi negli ospedali,vogliono essere distribuiti a tutte le cliniche spagnole da febbraio 2016, esattamente il giorno 15 del mese,che coincide con la Giornata Internazionale del Cancro Infantile.

Ovviamente l'obiettivo principale non è stato dimenticato,e il prossimo passo è la raccolta di quante più firme possibile, affinchè si realizzi una pellicola tutta nuova e si vada destinando il 50% o 100% dell'incasso alla ricerca sui tumori dell'infanzia.

L'unico aiuto di cui hanno bisogno è rivolto ai fornitori o grossisti che lavorano con i suddetti materiali delle fofuchas, affinchè ogni volontario abbia gli strumenti per creare le bambole, che richiede una media di costi di circa 5 €.

Purtroppo, siamo abbastanza occupati perché ci sono molti bambini ricoverati in ospedali con diagnosi di cancro, quindi ogni aiuto da parte di artigiani è benvenuto”, dice Bodin Asun.

Il gruppo ha realizzato un video tutorial con istruzioni per costruire principi e principesse per quegli artigiani che vogliono contribuire con il loro tempo libero a creare più bambole di solidarietà. Stiamo parlando di bambini che a causa della chemioterapia o radioterapia che ricevono si vedono diversi dagli altri, anche la società li vede diversi, ciò che è importante per loro è rendersi conto che anche i loro eroi possono assomiglirgli.

L'iniziativa no-profit pone i riflettori su una società quasi cieca,in cui i canoni di bellezza oggi ignorano le persone, anziane o piccole che siano,che non hanno capelli a causa di una malattia.

Condiviamo il messaggio quanto più possiamo, perchè anche in Italia sono purtroppo molti i bambini malati di cancro,e donar loro un sorriso non costa davvero nulla.

Per saperne di più: http://princesacalvapucela4.blogspot.com.es/p/walt-disney.html

 

(*) Studentessa Infermiera, ex-Erasmus.

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