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Un decalogo per prevenire la fibrillazione atriale

di Redazione

Infarto2

A Bologna i maggiori esperti del mondo a convegno sul tema. Incontro oggi e domani nella cittadina emiliana.

BOLOGNA. Circa un milione di persone in Italia sono colpite da fibrillazione atriale, un'aritmia cardiaca che costituisce la prima causa di ictus. Si stima che ogni anno siano almeno 50.000 gli ictus causati dalla fibrillazione atriale.

Le dieci regole per prevenire la fibrillazione atriale e promuovere un approccio multidisciplinare cardio-neurologico per il suo trattamento sono al centro di Atrial Fibrillation and Stroke Back to the Future on Heart - Brain Interactions, una due giorni organizzata dalla Cardiologia dell’Ospedale Maggiore che vedrà a Bologna, il 15 e 16 gennaio, i maggiori specialisti di tutto il mondo e una platea di oltre 400 medici.

Le dieci regole per prevenire la fibrillazione atriale

1. Evitare obesità e sovrappeso
2. Evitare l’abuso di alcool
3. Abolire il fumo di sigaretta
4. Svolgere un'attività fisica e sportiva moderata, evitando gli eccessi
5. Tenere sotto controllo la pressione arteriosa e curare l'ipertensione
6. Tenere sotto controllo la glicemia e curare il diabete
7. Curare le apnee ostruttive nel sonno
8. Dopo i 65 anni prestare attenzione al rilievo del polso in occasione di visite mediche
9. Eseguire un elettrocardiogramma in caso di riscontro di polso irregolare
10. Dopo i 50 anni, in caso di familiarità per fibrillazione atriale sottoporsi a visita cardiologica.


La Cardiologia deI Maggiore, centro di riferimento nel trattamento della fibrillazione atriale
Grazie alla terapia anticoagulante orale è possibile evitare gli ictus provocati dalla fibrillazione atriale. A Bologna sono oltre 12 mila le persone con fibrillazione atriale seguite dai centri della rete BoNTao (Bologna Network Terapia anticoagulante orale), che utilizzano farmaci anticoagulanti orali di ultima generazione (cosiddetti NAO, Nuovi Anticoagulanti Orali). La Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, che fa parte della rete ed è centro di riferimento per lo studio e lo sviluppo dei NAO, ne assiste circa un migliaio.

La dotazione tecnologica, la competenza professionale maturata nel corso di 25 anni e l’attivazione di percorsi dedicati che semplificano, rendendolo più tempestivo, il trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale, fanno della Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, diretta da Giuseppe Di Pasquale, un centro Hub della rete cardiologica metropolitana per il trattamento delle aritmie cardiache e la gestione in emergenza del paziente con infarto miocardico acuto.

Sono oltre 3 mila le procedure di ablazione eseguite al Maggiore. L’ablazione consiste nella mappatura e bruciatura, attraverso piccole sonde direttamente inserite nel cuore, dei circuiti elettrici anomali all’origine delle aritmie. In costante aumento, inoltre, i pazienti con aritmie gravi che si rivolgono alla Cardiologia dell’Ospedale (30 nel 2015).

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