Se le aziende sono sotto organico di così tante unità la conseguenza logica, secondo il sindacato, è che il personale presente stia lavorando con turni troppo lunghi e saltando giorni di riposto, contro al regolamento previsto dalla delibera 610.
VERONA. Gli ospedali pubblici della provincia di Verona sono a corto di personale. E non di poco: si parla di quasi duecento infermieri, quarantacinque ostetriche e circa 140 operatori sociosanitari.
Il calcolo è del sindacato Uil Fpl e si basa sulla delibera 610 del 2014 dela Giunta regionale, che fissa il “Tema” ovvero il tempo di erogazione dei minuti di assistenza degli operati sanitari.
«Certo, sono conti nostri – ha detto Luca Molinari, della Uil Fpl, al Corriere del Veneto - ma sono anche gli unici che esistono, visto che questi dati li abbiamo chiesti alle aziende ma non c’è arrivata nessuna risposta».
Se le aziende sono sotto organico di così tante unità la conseguenza logica, secondo il sindacato, è che il personale presente stia lavorando con turni troppo lunghi e saltando giorni di riposto, contro al regolamento previsto dalla delibera 610.
«Le assunzioni si dovranno fare – ha spiegato Molinari – lo chiede la legge ed è inevitabile. Ma non sappiamo quanto l’azienda vuole assumere: su questo punto non ci si può confrontare».
«La Regione – è la risposta delle tre Usl provinciali – ha già autorizzato le Aziende Sanitarie alle assunzioni del personale infermieristico sia per coprire le cessazioni avvenute nel primo semestre che per sostituire il personale assente per maternità o aspettative a vario titolo. Le Usl provvederanno alle assunzioni non ancora effettuate nei prossimi giorni».
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