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Test Medicina. Studenti spaventati, pericolo ricorsi

di Redazione

Test d'ingresso

Solo un candidato su sei entrerà in facoltà. Consulcesi Group chiede al MIUR trasparenza nelle selezioni per garantire meritocrazia ed evitare nuova valanga di ricorsi

Il Presidente Massimo Tortorella: «Tantissimi candidati ci hanno già contattato mostrando preoccupazione per un meccanismo, quello del numero chiuso, che non funziona. Consulcesi è pronta a vigilare e a sostenere nei ricorsi chi si sentirà danneggiato. Il Tar ci ha dato già ragione in passato per migliaia di studenti che oggi frequentano la facoltà prescelta»

«Il futuro degli aspiranti camici bianchi italiani passa per una tappa fondamentale: i test di ingresso alle facoltà di Medicina. A loro va il nostro “in bocca al lupo” e l’augurio che le prove che si troveranno ad affrontare siano improntate a serietà, meritocrazia e alla più totale trasparenza. In caso contrario, sarà anche in questo caso inevitabile una nuova ondata di ricorsi». Così Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group, che con l’avvicinarsi del test che riguarderà oltre 60mila giovani invita il Ministero della Pubblica Istruzione a fare in modo che tutti i candidati siano messi in condizione di dare il loro meglio e che nessuno venga penalizzato ingiustamente. «Abbiamo già da tempo aperto un canale di comunicazione con il MIUR e con il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, a cui abbiamo recentemente scritto una lettera aperta mettendo a disposizione la nostra esperienza legale per verificare che bando e prove di concorso per l’ingresso alle scuole post-laurea siano ispirati a criteri di trasparenza e meritocrazia».

«Una prova all’insegna della correttezza più completa – spiega Tortorella – è infatti indispensabile se vogliamo che la classe medica del futuro venga composta da professionisti davvero preparati. Allo stesso tempo, sono assolutamente da evitare irregolarità che possano scoprire il fianco dello Stato all’ennesima valanga di ricorsi da parte di studenti che possono sentirsi ingiustamente danneggiati da un sistema, quello del numero chiuso, che va rivisto. Non è un caso se quest’anno è stato registrato un netto calo degli iscritti: circa 4mila in meno rispetto agli scorsi test».

Proprio Consulcesi ha già ottenuto diverse vittorie sul tema del numero chiuso, tra cui quella relativa all’ordinanza cautelare n. 1096/2014 del 10 marzo 2014, emanata dal Tar del Lazio, Sezione III bis, che ha sancito la riammissione per numerose immatricolazioni a Medicina e Odontoiatria.

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