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Silvia, Volontaria Croce Rossa Italiana: "occorrono più dipendenti per l'emergenza"

di Redazione

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"Le assicuro che ci siamo spesso trovati in situazioni critiche con medici NON di emergenza presenti che non sapevano cosa fare. Ho visto medici in sala prelievi andare in panico perché un paziente vomitava... Noi non siamo medici e tanti di noi nemmeno infermieri ma siamo pronti ad affrontare le emergenze che fortunatamente per il 90% sono di lieve entità."

Egregio sig. Direttore,

partendo dal presupposto che concordo con lei che ci vorrebbero più dipendenti nel servizio di emergenze sanitarie. Io mi chiamo Silvia Vaccarini sono di Bergamo ed in forza nella Croce Rossa Italiana da ormai 7 anni. 

Le scrivo perché da volontaria vorrei chiarire alcuni punti.

Il nostro corso dura 1 anno ed è intenso, diviso in 3step ognuno con un esame finale che non tutti superano (e chi non supera non sale in ambulanza in emergenza). Finito il corso abbiamo aggiornamenti obbligatori sulle varie tecniche, sopratutto per gli arresti e le varie problematiche sui traumi.

È vero che tra noi c'è chi fa poco e quindi quando lo fa spesso si trova a non saper fare, ma per fortuna siamo sempre in squadre di 3/4 persone che ci aiutiamo l'un l'altro.

Le assicuro che ci siamo spesso trovati in situazioni critiche con medici NON di emergenza presenti che non sapevano cosa fare. Ho visto medici in sala prelievi andare in panico perché un paziente vomitava... Noi non siamo medici e tanti di noi nemmeno infermieri ma siamo pronti ad affrontare le emergenze che fortunatamente per il 90% sono di lieve entità .

Facciamo esercitazioni per eventuali Maxi emergenze ogni mese, le abbiamo appena fatte all'aeroporto di orio al serio e al centro commerciale e in miniere o incidenti con pullman o camion. Insomma i veri soccorritori partecipano a queste esercitazioni per essere sempre pronti. Poi è vero che alcuni sono gli ESALTATI DELLA SIRENA ma questi li trovi anche tra i dipendenti e gli infermieri o i medici. Nei soccorsi più gravi facciamo intervenire la medicalizzarta, sappiamo riconoscere sintomi come l'ipoglicemia ma non siamo giustamente, autorizzati a somministrare medicine così avvertiamo la centrale che ci manda l'infermierizzata o la medicalizzarta. Sugli arresti sappiamo benissimo intervenire e le persone che abbiamo ripreso non sono poche.

Non posso parlare per le altre croci o associazioni varie ne posso parlare per i volontari di comitati diversi ma conosco bene il mio di Bergamo e tutte le sue delegazioni e le assicuro che ci sono centinaia di persone, uomini e donne di ogni età che sanno il fatto loro.

Però è vero che ci vorrebbero più dipendenti perché in questo modo i loro interventi sarebbero giornalieri e quindi con una esperienza maggiore. E non dimentichiamo gli infermieri ed i medici che con molta calma e pazienza ci insegnano come riconoscere alcune patologie. Ora siamo dotati anche di uno strumento che ci permette di fare un elettrocardiogramma al,paziente ed inviarlo alla centrale per essere esaminato da un cardiologo.

Mi dispiace vedere la nostra passione così sottovalutata.

Uomini e donne che prestano con impegno, passione e dedizione gran parte del loro tempo libero e che si fanno in 4 quando, per mancanza di fondi non ci sono i dipendenti, per coprire il territorio e non lasciare zone scoperte.

Senza contare che il coinvolgimento dei giovani nei nostri gruppi li tiene lontani dalla strada.

La ringrazio dell'attenzione concessami

Distintamente

Silvia Vaccarini, Volontaria

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