“Dinanzi al perseverare del Governo nell’errore circa le nomine del commissario e del subcommissario ad acta, ci rivolgeremo alla magistratura per chiedere conto dell’operato del governatore Olivero, dal momento che quest’ultimo avrebbe dovuto già presentare un nuovo Piano di rientro sanitario, in seguito alla presentazione del quale si porrebbe termine al commissariamento. Di tale Piano non c’è traccia”.
ROMA. “Il governo, pur non volendo, sostanzialmente conferma che il commissariamento della Regione Calabria è illegittimo. Inoltre, mancano i programmi operativi del 2013 e del 2015, che non esistono. Complessivamente il governo non fornisce, ancora una volta, una risposta certa, proseguendo il rimpallo di responsabilità su una vicenda che sta strozzando la sanità calabrese. Un gioco delle parti che sta avvenendo sulla pelle dei cittadini calabresi. L’esecutivo confonde, o fa finta di confondere, il commissariamento con il piano di rientro: le due realtà si intersecano ma non camminano necessariamente in parallelo, anzi”.
Così i parlamentari calabresi del MoVimento 5 stelle commentano la risposta del sottosegretario alla Salute De Filippo all’interpellanza urgente presentata da Dalila Nesci.
“Dinanzi al perseverare del Governo nell’errore circa le nomine del commissario e del subcommissario ad acta, ci rivolgeremo alla magistratura per chiedere conto dell’operato del governatore Olivero, dal momento che quest’ultimo avrebbe dovuto già presentare un nuovo Piano di rientro sanitario, in seguito alla presentazione del quale si porrebbe termine al commissariamento. Di tale Piano non c’è traccia”.
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