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Riforma Sanitaria in Puglia: "Emiliano peggio di vendola", parola di Giandiego Gatta

di Redazione

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Il vice-presidente della Giunta Regionale bacchetta il Governatore pugliese rispetto ad un riordino che farebbe acqua da tutte le parti e limiterebbe l'assistenza e la cura dei pazienti soprattutto nelle aree del Gargano, Subappennino Dauno e della terra Foggiana.

FOGGIA. La riforma sanitaria proposta dal governatore della Puglia Michele Emiliano farebbe acqua da tutte le parti e ora si chiede di rivedere l'intera strutturazione per non penalizzare ancor di più il territorio e gli utenti finali: ovvero i pazienti che hanno sempre più necessità di cure e di assistenza qualificata e garantita. E' deciso il vice-presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Giandiego Gatta (FI), che parla di un vero e proprio attacco alla sanità dauna.

Nei giorni scorsi Paolo Campo (consigliere regionale del PD) ha alzato la voce: “una responsabilità che non intendo condividere perché ritengo sia un errore colpire di nuovo gli ospedali di Lucera e Manfredonia, ancor più in assenza di elementi tecnici e di un confronto politico".

A dargli man forte ci ha pensato lo stesso Gatta: “il mio primo intervento sull’ospedale di Manfredonia risale al 2011: già da allora suonavo l’allarme per una volontà più o meno manifesta del centrosinistra al governo della Regione di chiudere una struttura senza la quale verrebbero meno i livelli essenziali di assistenza per un bacino di utenza di circa 100 mila persone, che serve, oltre alla comunità sipontina, quelle di Zapponeta, Mattinata, Monte S. Angelo, fino a Vieste. La mia rimase una voce nel deserto allorché paventai la fine del “punto nascita” a Manfredonia, mi diedero dell’allarmista, ma disgraziatamente i fatti mi diedero ragione. Non vorrei, quindi, essere facile profeta anche stavolta, perché siamo alla resa dei conti con chi fonda il consenso elettorale sulle bugie dette agli elettori”.

L’ospedale annovera numerose eccellenze professionali ed eroga servizi necessari alle popolazioni. Purtroppo, la decisione di chiuderlo sembra essere in gestazione da anni, con un centrosinistra sordo all’esigenze delle popolose comunità locali - aggiunge il consigliere regionale forzista - cerco di essere ancora più chiaro: fino ad oggi, abbiamo mantenuto un comportamento responsabile nei rapporti con la Giunta Emiliano, nella speranza che ciò potesse essere utile per portare a casa risultati importanti per i pugliesi. Però, se l’andazzo è questo e si tagliano ad occhi chiusi servizi essenziali, senza intaccare gli sperperi e i clientelismi, la maggioranza non potrà più contare sullo spirito costruttivo e collaborativo che abbiamo dimostrato”.

Emiliano lo tenga a mente, prima di decretare la fine della sanità nel nostro territorio” - conclude Gatta.

Ora la parola passa a Michele Emiliano, che già ha chiesto l'intervento del Ministero della Salute e del Governo Renzi per cercare di uscire dal caos riorganizzativo in itinere o prossimo venturo.

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