Il PAT, in sostanza, rappresenta un documento di programmazione dei tre macro-livelli di assistenza (prevenzione, assistenza territoriale e assistenza ospedaliera) e, quindi, delle prestazioni da garantire ai residenti del Distretto, in attuazione degli indirizzi strategici regionali e aziendali e tenuto conto delle risorse disponibili.
TORINO. Il Programma delle attività territoriali-distrettuali (PAT), come previsto dalla normativa regionale (Delibera di Giunta Regionale dello scorso 29 giugno), individua gli obiettivi di salute della popolazione di riferimento di ciascun Distretto, definendo le attività da svolgere per conseguirli. E’ il Distretto che definisce il PAT, sulla base di uno schema tipo che la Regione ha inviato alle ASL lo scorso settembre e coerentemente con gli indirizzi della programmazione strategica regionale e aziendale e con le risorse assegnate.
Il PAT, in sostanza, rappresenta un documento di programmazione dei tre macro-livelli di assistenza (prevenzione, assistenza territoriale e assistenza ospedaliera) e, quindi, delle prestazioni da garantire ai residenti del Distretto, in attuazione degli indirizzi strategici regionali e aziendali e tenuto conto delle risorse disponibili.
“Fin dal mio insediamento – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone – ho sottolineato che ciò che deve guidare l’attività di direzione strategica dell’Azienda, la parola chiave insomma, è «fare sistema». Sistema sanità piemontese, sistema con il territorio, sistema con le altre Aziende, sistema all’interno dell’Azienda. Tutto questo nell’interesse dei cittadini e del loro diritto di ricevere il giusto ascolto e servizi appropriati”.
“L’elaborazione dei PAT di Distretto – aggiunge il dottor Ardissone – rappresenta veramente un’opportunità eccezionale per concretizzare la volontà di «fare sistema». Perché presuppone una stretta sinergia tra le strutture operative aziendali e, come ben evidenzia la normativa regionale, un costante confronto con le autonomie locali per raggiungere la massima condivisione sugli obiettivi, sulle strategie perseguite e sulla valutazione dei risultati raggiunti. In conclusione, la nostra Azienda sta lavorando con enorme impegno per realizzare ciò in cui crediamo fermamente e con convinzione”.
Il Coordinatore del percorso definito per realizzare i PAT dei Distretti dell’ASL TO4 è la dottoressa Paolina Di Bari, Direttore del Distretto di Ivrea. “Il primo step – spiega la dottoressa Di Bari – è stato costituito dalla raccolta dei dati di attività 2014, riferiti a tutti i tre macro-livelli di assistenza, come previsto dallo schema tipo regionale. Questi dati, che sono stati resi disponibili grazie alla preziosa collaborazione del nostro Controllo di Gestione, rappresentano la base fondamentale per il successivo sviluppo dei PAT. La Direzione Generale ha condiviso questi dati con tutti i Distretti e, in questo mese, gli stessi dati sono oggetto di confronto e di discussione nell’ambito dei Comitati dei Sindaci di ogni Distretto al fine di concordare una strategia territoriale condivisa e di mettere a punto i progetti di miglioramento sulle aree critiche”.
Il PAT è uno strumento di programmazione socio-sanitaria e coinvolge, pertanto, gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali. Nel percorso di realizzazione dei PAT sono coinvolti anche gli UCAD (Uffici di Coordinamento delle Attività Distrettuali costituiti da rappresentanti dei medici e dei pediatri di famiglia e degli specialisti ambulatoriali convenzionati).
Il percorso si concluderà con la proposta al Direttore Generale, da parte di ciascun Distretto, del relativo PAT. I PAT dei cinque Distretti dell’Azienda, poi, confluiranno in un unico documento aziendale che riguarderà gli obiettivi e i programmi dell’anno 2016 e che dovrà essere inviato in Regione entro il prossimo 31 dicembre.
Il PAT ha validità triennale, ma, contestualmente all’adozione del bilancio aziendale, deve essere aggiornato e integrato con la programmazione triennale.
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