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Noduli polmonari, né troppo né poco

di Alberto Ravaioli

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Tratto questo argomento in quanto può interessare un certo numero di persone. Con la moderna tecnologia medica, in particolare la TAC, si reperiscono alterazioni difficili da interpretare, in particolare a livello polmonare.

Difficile distinguere le lesioni che hanno un significato clinico, cioe' passibili di sviluppi negativi per il paziente , da quelle invece che potrebbero rimanere tutta la vita senza nessun danno per il soggetto.

 

Di qui il dibattito. Come comportarsi ?

 

Sull'ultimo numero di Jama, una prestigiosa rivista americana, viene riportato un lavoro che ha esaminato pazienti adulti ,300, con un nodulo polmonare isolato, studiati fino alla caratterizzazione di natura (istologia).

 

Di questi solo il 9% risultarono essere cancro, 27 pazienti , e di questi 22 presentavano una lesione superiore agli 8 mm.

 


Ma il lavoro descrive che per arrivare alla diagnosi molte procedure diagnostiche sono state implementate, con biopsie per arrivare alla diagnosi ,che possono avere contemplato anche complicanze(fra questi un caso di morte).

 


Per questo occorre sempre tenere presenti le dimensioni della malattia, il nodulo,, i margini della lesione , l'eta' del paziente e le sue comorbidità.

 


Solo un giudizio attento e equilibrato puo' permettere di formulare un giudizio adeguato.

Editorialista
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