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Nati per leggere: 125 volumi donati alla TIN di Rimini

di Redazione

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Erano presenti il Colonnello Michele Strippoli, il Tenente Colonnello Bruno Cecconi, il Tenente Colonnello Danilo Gallo, il Primo Maresciallo Luogotenente Marco Goretti, il Caporal Maggiore Capo Scelto Saverio Puglia, il Caporal Maggiore Capo Scelto Fabio Labranca, il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi, una delle lettrici del Centro delle Famiglie Desiree Monciardini, il direttore dell’Unità Operativa Gina Ancora e la coordinatrice infermieristica Sandra Lazzari.

RIMINI. Si è svolta questa mattina una sobria cerimonia di consegna di una donazione effettuata, all'’Unità Operativa di “Terapia Intensiva Neonatale –- Neonatologia” (Tin) dell’'Ospedale “Infermi” di Rimini, dai militari dell’'Esercito di stanza alla Caserma “Giulio Cesare” di Rimini.

Si tratta di 125 libri per bambini che rientrano nel progetto “Nati per leggere” che il Centro per le Famiglie di Rimini e il Comune di Rimini stanno conducendo, tra l’altro, nelle strutture pediatriche dell’”Infermi”, nonché di un grande monitor che sarà installato nel reparto e sul quale girerà un video formativo e di sensibilizzazione rispetto all’igienizzazione delle mani, fondamentale soprattutto in un contesto ospedaliero e neonatologico. Erano presenti il Colonnello Michele Strippoli, il Tenente Colonnello Bruno Cecconi, il Tenente Colonnello Danilo Gallo, il Primo Maresciallo Luogotenente Marco Goretti, il Caporal Maggiore Capo Scelto Saverio Puglia, il Caporal Maggiore Capo Scelto Fabio Labranca, il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi, una delle lettrici del Centro delle Famiglie Desiree Monciardini, il direttore dell’Unità Operativa Gina Ancora e la coordinatrice infermieristica Sandra Lazzari.

Il Tenente Colonnello Cecconi ha ricordato che la donazione è stata realizzata grazie al contributo strettamente volontario e personale degli appartenenti alla caserma “Giulio Cesare”: “C’è stato, da parte di tutti i commilitoni, un grande spirito di generosità e la volontà di rinnovare il messaggio che le Forze Armate sono vicine alla società e alle altre Istituzioni. In questo caso siamo felici di dare un sostegno a chi tutti i giorni lavora nella sanità”.

“Buona parte di noi -– ha aggiunto il Colonnello Strippoli -– sono genitori, e alcuni hanno anche sperimentato l’esperienza di avere un figlio prematuro, che passa molte settimane in reparti come questo, e si sono sempre trovati bene, con supporto di personale medico e infermieristico di prim’ordine”.

In questo senso anche il vicesindaco Gloria Lisi che ha portato il suo saluto e ringraziamento all’Esercito: “Con questi gesti vi prendete cura dei più piccoli tra i piccoli – ha detto, riferendosi ai piccini prematuri seguiti in Tin -. Nel ringraziarvi per questa vostra sensibilità, colgo l’occasione per ricordare il valore di questo reparto in cui vengono curati anche numerosi neonati provenienti da fuori Rimini e da fuori Regione, e la dedizione di chi ci lavora, quotidianamente, giorno e notte: medici infermieri e operatori che dedicano la loro vita alla tutela e cura dei più deboli. Il progetto ‘Nati per Leggere’ punta a dare un ulteriore sostegno ai piccoli pazienti e ai loro genitori”.

Non è, questa di oggi, la prima donazione di libri effettuata dalla “Giulio Cesare” alla Tin, tanto che all’interno del reparto vi è una piccola bibliotechina, ma questi, di libri, non andranno a farne parte: “Ogni libro sarà donato ad un piccolo paziente, e riporterà l’impronta della sua manina e del suo piedino, diventando così un compagno di vita – ha detto la dottoressa Ancora –. Sarà consegnato ai suoi genitori per leggerlo al proprio bambino. E’ scientificamente provato che il cervello dei bambini, a questa età, viene letteralmente ‘nutrito’ dalla voce della mamma; una voce che il bimbo riconosce dalle altre, perché la ricorda dalle ultime settimane di gestazione. Grazie dunque davvero per questi doni così importanti e per tutti coloro che a vario titolo sostengono il nostro lavoro”.

Anche le storie dei libri donati non sono casuali: “Il Piccolo Pinguino” e “Pezzettino” parafrasano gli stati d’animo che possono avere un bimbo che per lungo tempo viene separato dai suoi genitori, e dei fratellini dei bimbi che devono passare molto tempo in Tin, come spiega la lettrice Desiree Mongiardini. I libri sono stati acquistati presso la libreria “Viale dei Ciliegi” che ha a sua volta sponsorizzato l’iniziativa.

I rappresentanti della Caserma intervenuti alla consegna hanno poi effettuato una visita in reparto, insieme al personale, durante la quale hanno anche potuto vedere attivo l’orecchio elettronico, un apparecchio che evidenzia quando in reparto c’è troppo rumore e lo segnala attraverso un alert luminoso, da loro donato tempo fa: anche mantenere un’atmosfera non troppo rumorosa è molto importante, infatti, per i piccoli pazienti della Tin e per la loro crescita.

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