Questo il contenuto dell’interrogazione M5S a prima firma Marialucia Lorefice. Al Ministero della Salute si chiede se il dispositivo per l’autocontrollo sia stato sottoposto a verifiche.
ROMA. “Chiediamo al Ministro della Salute se il dispositivo per l’autocontrollo del diabete sia stato sottoposto a verifica da parte della Direzione Farmaco e Dispositivi Medici del suo dicastero e da parte dell’Aifa e, in caso affermativo, quale sia stata la tempistica fissata affinché il nuovo dispositivo possa esseredistribuito alle persone con diabete. Abbiamo inoltre chiesto se non ritenga opportuno riconoscere l’autocontrollo glicemico e l’educazione come veri atti terapeutici e, dunque, di procedere al loro inserimento nei LEA”.
Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali commentano l’interrogazione rivolta al ministro Lorenzin e a prima firma Marialucia Lorefice.
“Questa interrogazione nasce dalla volontà di migliorare laqualità della vita delle persone affette da diabete e, allo stesso tempo, di favorire la prevenzione e l’educazione all’autocontrollo glicemico.
Ad oggi, i dispositivi per l’autocontrollo del livello di glucosio nel sangue erogati alle persone diabetiche sono di tipo tradizionale. Vale a dire, richiedono la puntura del dito. Al contempo però, dal 2014 in Italia sono presenti in commercio dispositivi che misurano il glucosio attraverso un piccolo sensore che memorizza continuamente i valori.
I dispositivi innovativi hanno però un difetto di non poco conto: il prezzo. Una persona diabetica che volesse acquistarne uno, oggi dovrebbe sostenere una spesa annua di 1500 euro. Anche per questa ragione chiediamo l’inserimento dell’autocontrollo glicemico nei Livelli Essenziali di Assistenza.”
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