La nostra interlocutrice studia all'Università Politecnica delle Marche ed è al terzo anno. Lamenta difficoltà nei tirocini clinici: "qualche Infermiere non sa come insegnare, per fortuna non tutti".
CAMERINO. Il mondo degli Studenti d'Infermieristica si fa sempre più complicato e la mole di studi è sempre più consistente. Ce lo spiega Marta Micucci, 25 anni, laureanda presso l'Università Politecnica delle Marche di Ancona. Appassionata di Nurse24.it sta per coronare il suo sogno: "diventare finalmente una vostra collega!".
La abbiamo accolta, abbiamo in silenzio ascoltato i suoi timori e le sue spiegazioni. E lei si è concessa ad una intervista che definiamo piuttosto interessante.
Vediamo cosa ci ha riferito.
Dove studi e qual è il tuo sogno nel cassetto dopo la Laurea in Infermieristica?
Mi piacerebbe molto lavorare a contatto con persone anziane, contrariamente alle aspettative di molti! Non intendo le classiche case di riposo dove gli anziani sono "abbandonati" o considerati come un peso, ma strutture, purtroppo poco presenti in Italia, dove possano sentirsi valorizzati. Mi piacerebbe anche lavorare nell'ambito della domiciliare o con persone diversamente abili.
Quali difficoltà hai incontrato durante il tuo periodo di studio presso la tua università?
Devo ammettere che il percorso di studi non sia proprio una passeggiata come molti possano credere! Le propedeuticità di molti esami rendono facile andare fuori corso o rimanere indietro con il tirocinio. Inoltre non è sempre semplice riuscire a conciliare il periodo di tirocinio con lo studio, gli esami e i laboratori pratici. Inoltre, alla fine di ogni anno accademico dobbiamo sostenere un esame finale di tirocinio in cui veniamo valutati mettendo in gioco l'intero tirocinio svolto in ospedale, ovvero, nel caso di una bocciatura dovremmo ripetere la totalità delle ore di tirocinio relative all'anno in corso.
Quali difficoltà hai incontrato durante il periodo di tirocinio?
Durante il tirocinio purtroppo capita di trovarsi a dover lavorare anche con infermieri che non hanno la giusta attitudine ad insegnarci e seguirci come dovrebbero. Inoltre penso che avremmo diritto a una minima retribuzione, visto che, soprattutto al secondo e terzo anno, siamo davvero "utili" all'azienda sanitaria, svolgendo dei turni uguali a quelli degli infermieri.
Se non trovi lavoro in Italia pensi sia opportuno trasferirti all'estero?
Mi piacerebbe fare un'esperienza lavorativa all'estero, giusto per vedere come funziona il lavoro infermieristico fuori dall'Italia, ma poi preferireri rimanere qua! Per ora penso a laurearmi, poi vedrò cosa mi riserverà il futuro.
Cosa ne pensi della realizzazione in Italia di nuove competenze nel campo della comunicazione infermieristica e della nascita della Redazione di Nurse24.it?
Penso che il vostro progetto di redazione sia utile per dar voce a chi lavora all'interno della sanità, e non solo, ma anche agli studenti e a chi ancora un lavoro non riesce a trovarlo, per valorizzare le idee e i pensieri di chi vede dall'interno come funziona la realtà della Sanità Italiana.
Grazie Marta!
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