Capire per prevenire: ecco cosa accade quando il nostro organismo accaldato dalla calura estiva incontra la freschezza dell'acqua
GENOVA. Fin da bambini i nostri genitori, dopo un abbondante pasto o solo dopo fugaci merende consumate sotto l'ombrellone, ci "incatenavano" in spiaggia perché la paura o forse la convinzione di fare il bagno a stomaco pieno li terrorizzava.
Ora capiamo bene il perché e sfatiamo alcuni luoghi comuni.
Il termine IDROCUZIONE sta a significare una sincope nel linguaggio medico-forense. Infatti, questa perdita di coscienza colpisce coloro che si immergono improvvisamente in acque fredde. L'idrocuzione si manifesta sostanzialmente quando la pelle molto calda è immediatamente raffreddata dall'acqua di mare, per cui si ha un repentino calo della temperatura corporea. Non sono importanti i valori della temperatura dell'acqua e della superficie corporea, ma è importante la loro differenza di temperatura relativa. La perdita di coscienza può essere sia improvvisa oppure può comparire dopo un episodio di bradicardia con relativa caduta della pressione arteriosa dopo circa due minuti dall'ingresso in acqua.
Per capire bene cosa succede al nostro organismo, bisogna porre particolare attenzione alle cosiddette aree riflessogene che sono:
– occhi;
– mucose delle prime vie aere;
– aree del volto associate al trigemino;
– i genitali e la zona addominale.
L 'improvvisa immersione in acque fredde determinerebbe una notevole stimolazione delle terminazioni nervose tributarie del nervo glossofaringeo che si trovano nella mucosa nasale e anche nel faringe/laringe. Tali aree afferenti al nucleo del nervo dorsale del vago, possono tradurre lo stimolo in arresto cardio-circolatorio immediato, ovvero in aritmie ventricolari.
Basti pensare che durante l'ingresso in acqua abbiamo una sensazione di fastidio quando quest'ultima inizia ad arrivare nella zona addominale e poi su per le spalle.
Per prevenire l'Idrocuzione bastano pochi accorgimenti: mai entrare in acqua accaldati o dopo attività fisica intensa (bisogna bagnarsi gradualmente), idem dopo aver assunto alcolici.
Ricordate quindi che i bagni in torrenti o fiumi sono statisticamente più a rischio di Idrocuzione e che il nostro corpo impiega circa 60 minuti per ristabilire totalmente la temperatura corporea rispetto a quella ambientale.
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