Ottava edizione della Conferenza Nazionale delle Politiche della Professione Infermieristica - A Bologna il 19 gennaio 2016 - Interverrà il presidente della Federazione Nazionale IPASVI Barbara Mangiacavalli.
BOLOGNA. Ottava edizione della Conferenza nazionale delle politiche della professione infermieristica dal titolo “La mappa di un percorso. La dirigenza infermieristica gestionale e professionale: focus sullo stato dell’arte e prospettive di sviluppo”, in programma a Bologna, martedì 19 gennaio. La giornata sarà occasione di confronto e dibattito per fare il punto sull’avanzamento della dirigenza e mettere a fuoco gli sviluppi futuri, legati non solo al nuovo modello di assistenza che si va prefigurando secondo il Patto per la Salute, ma anche alla crescita professionale sia dal punto di vista manageriale che clinico-assistenziale necessariamente collegata alle nuove competenze avanzate e specialistiche per poter meglio sviluppare la continuità ospedale-territorio e modelli di assistenza basati sull’intensità di cura e la complessità assistenziale, come richiede l’attuale quadro demografico ed epidemiologico.
“La dirigenza infermieristica – spiega la presidente della Federazione Ipasvi Barbara Mangiacavalli presentando l’evento - nata con la legge 251/2000, in questi 15 anni non è mai stata oggetto di “manutenzione” normativa, regolamentare, contrattuale, se non con provvedimenti sporadici e a macchia di leopardo. La quotidianità, infatti, ci offre molteplici spunti di riflessione e analisi su una dirigenza che in molte regioni stenta a decollare, prevista nei piani regionali ma non attivata, cancellata o ridimensionata nei ridisegni degli assetti organizzativi delle regioni, messa in discussione ogni volta che vengono adottati provvedimenti regolamentari. Occorre quindi uscire da questa fase di “prove tecniche” e passare alla fase di messa a regime”.
La cornice di queste novità è il nuovo contratto, ormai alle porte, sia dal punto di vista normativo per quanto riguarda i nuovi inquadramenti possibili, sia dal punto di vista economico per le progressioni di carriera che a questi potranno essere collegati.
“Riteniamo strategico, per la dirigenza infermieristica e per tutta la categoria professionale che questa Federazione rappresenta – prosegue Mangiacavalli - avere un quadro completo, reale ed esaustivo dei possibili sbocchi, come anche delle eventuali limitazioni che possono presentarsi a questo futuro sviluppo. Gli infermieri dirigenti puntano, grazie alla loro sempre maggiore qualificazione professionale, a contribuire a disegnare una riorganizzazione delle strutture e di appropriatezza non solo delle prestazioni, ma anche dei percorsi di cura e dei modelli organizzativi. E per farlo c’è bisogno di attivare un confronto sugli ambiti in cui l’azione può essere svolta. Infatti – conclude la presidente Ipasvi - oltre la questione “normativo-regolamentare” c’è anche la questione del significato e dell’opportunità di avere un livello manageriale e di governo delle risorse assistenziali nei nostri sistemi complessi: quali risultati assistenziali, organizzativi, di sistema, realizza la dirigenza infermieristica? Quali sono gli elementi di forza e di valore che la presenza dell’infermiere dirigente da al sistema salute?".
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