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La folle corsa di Alessia Polita: incidente sul circuito Misano, rimarrà paralizzata?

di Angelo

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RIMINI. Rischia di rimanere paralizzata la motociclista 27enne Alessia Polita, uno dei maggiori corridori italiani, che in un fuori pista all'avvio della seconda sessione di prove ufficiali del Campionato italiano velocità nella categoria Stock 600, cade rovinosamente e si frattura il rachide cervicale. Il sinistro è avvenuto sul Circuito di Misano, nel Riminese. Polita, originaria di Jesi, mentre era sulla sua Yamaha R6 ha sbandato nella stessa curva dove nel 1993 Wayne Rainey perse l'uso delle gambe. Pronto l'intervento dei sanitari.

Operata d'urgenza in Neurochirurgia ora è in terapia intensiva presso l'ospedale Bufalini di Cesena. La prognosi è riservata. La sportiva è in coma farmacologico e potrebbe risvegliarsi con una grave paraplegia.

Ma chi è Alessia Polita? Ecco cosa scriveva tempo fa la stessa sfortunata pilota.

Sono nel mondo delle corse da quando ero nel pancione della mia mamma, prima con mio babbo, poi con mio fratello, ma i miei genitori mi hanno fatto salire sulla moto, dopo tante insistenze, solo nel 2000.

Avevo da poco compiuto 15 anni e mio babbo decise di farmi provare il 250 SP di mio fratello a Misano... ero eccitatissima. Siamo arrivati in pista, le mani cominciavano a sudarmi e l'adrenalina era salita alle stelle. Mi infilo la tuta di mio fratello e gli stivali di mio babbo, taglia 44. Ci navigo dentro, dato che porto il 38, ma non ci faccio caso. Salgo ed entro in pista: una giornata davvero indimenticabile.

Passa qualche mese e sul giornale leggo che erano aperte le iscrizioni al Campionato 125 SP Challenge Aprilia. Corro da mio babbo e insisto continuamente per iscrivermi. Con un po' di esitazione lui decide di comprarmi una 125, dicendomi che se avessi girato bene mi avrebbe iscritto al Campionato, altrimenti il mio posto sarebbe stato quello solito: la tribuna.

Era gennaio del 2001. Vado all'officina di mio babbo e mi trovo un 125, nuovo, bellissimo. Carichiamo il necessario e via di corsa a Magione: entro in pista e dopo pochissime curve cado e non riesco a rialzarmi, così scatta immediatamente la bandiera rossa. Mi portano da mio babbo e dopo poco gli dico di sistemarmi la moto, perché sarei voluta risalire. La giornata finisce splendidamente. I tempi sul giro parlano chiaro: non prendo nemmeno 10'' dal 1º e così mi conquisto l'iscrizione al Trofeo Challenge Aprilia.

Il 2001 è stato per me un anno di grande crescita e soprattutto di emozioni, laureandomi al 2º posto nella categoria femminile e al 21º posto generale su 80 iscritti.

Il Challenge Aprilia chiude e mi iscrivo nel 2002 alla Coppa Italia 125 SP. Anche qui siamo numerosissimi, oltre 75 iscritti, con la differenza che i primi 36 entrano in griglia, gli altri rimangono in tribuna. Ho sempre corso, ma poi, durante un allenamento, cado e il risultato è la frattura scomposta della clavicola. Sono costretta a fermarmi per il resto dell'anno. Ma non soddisfatta, nello stesso anno mi iscrivo al Trofeo Inverno a Binetto, con il 250 SP, classificandomi al 4º posto generale, unica donna.

Nel 2003 comincio a pensare di cambiare categoria e di passare al 125 GP. Riesco a fare una gara, ma i costi elevati per la manutenzione di queste moto mi costringono a ritornare in SP. Quindi mi iscrivo ancora una volta alla Coppa Italia.

Sembrava quasi un ripiego invece si è rivelato l'anno più bello della mia carriera. Fino a quel giorno non avevo una moto molto competitiva, ma sono riuscita ad arrivare quasi sempre nella top ten. Infatti fino a 3 gare dalla fine ero 9º generale, ma per 2 gare consecutive rompo la moto e in una cado, così concludo questo bellissimo anno al 15º posto.

Il 125 SP comincia a stancarmi veramente, il 125 GP non si può fare, così mi rimane l'ultima opzione, il 600. Neanche a farlo apposta dopo poco tempo sento parlare di un nuovo campionato, il Trofeo Italiano Femminile. Mi iscrivo immediatamente e partecipo al campionato con una Honda CBR 2004. Mi iscrivo anche al Trofeo Honda CBR 600. Il campionato prevedeva 5 gare: 3 vinte, un secondo posto, una caduta e il titolo di Pole Woman, avendo fatto tutte le pole io. Con lo zero della caduta posso concludere il campionato solamente al 2º posto. Nel Trofeo Honda invece finisco al 15º in generale, unica donna.

L'anno dopo partecipo al Campionato Europeo Femminile 600 STK Under 21 con il Team Celani. Anno di vera crescita per me: sono la prima donna nella storia del motociclismo ad ottenere punti nel campionato europeo maschile e mi laureo campionessa europea all'EWC.

Nel 2006 cambio cilindrata, dal 600 passo al 1000 con il K6 e partecipo anche quall'anno all'Europeo Femminile e all'Italiano. Avendo poca esperienza ottengo solo il 2º posto in entrambi i campionati.

Dal 2007 al 2009 ho corso il campionato Italiano Femminile, vincendo il titolo nel 2008 e 2009. Nel 2010 inizia l'avventura nella Stock 600 ed eccoci arrivati a oggi: Stock 600 con il Team Andreozzi: qui inizia il futuro di Alessia.

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