Per la dottoressa Del Carlo l’alto numero delle pazienti visitate ha permesso di dare a molte di loro una risposta. Il problema dell’incontinenza urinaria è infatti molto diffuso, ma sono poche le persone che si rivolgono al proprio medico o ad uno specialista per risolverlo: spesso il disturbo non viene riferito per vergogna ed imbarazzo.
FIRENZE. Nelle cinque giornate dedicate alla prevenzione dell’incontinenza urinaria, l’iniziativa promossa e organizzata dal reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio, diretto dalla dottoressa Paola Del Carlo, sono state 100 le donne che si sono rivolte all’ambulatorio di Ginecologia-Urologica, con una media di 20 per giornata, il che ha indotto i sanitari ad aumentare il numero il numero delle visite.
In particolare il numero delle osservate è stato il doppio di quelle inizialmente previste, ed è stato necessario per molte di esse prevedere una programmazione nel mese di dicembre, alle stessa condizioni di quelle previste nel periodo dell'iniziativa, a novembre.
Per la dottoressa Del Carlo l’alto numero delle pazienti visitate ha permesso di dare a molte di loro una risposta. Il problema dell’incontinenza urinaria è infatti molto diffuso, ma sono poche le persone che si rivolgono al proprio medico o ad uno specialista per risolverlo: spesso il disturbo non viene riferito per vergogna ed imbarazzo.
E’ stata tra i 33 e gli 87 anni l’età delle donne osservate dall’equipé dell’ambulatorio Uro-ginecologico, composta dai medici specialisti Ennio Tiso e Gianluca Sguanci e dall’infermiera Morena Morelli, confermando che l’incontinenza è un disturbo che può insorgere anche in età giovanile, spesso dopo il parto, a seguito di interventi chirurgici o come sintomo associato ad altre patologie.
Le visite hanno identificato 45 pazienti, 19 hanno manifestato incontinenza urinaria da sforzo, 15 incontinenza urinaria da urgenza, 11 presentavano patologie urogenitali.
I percorsi diagnostici e terapeutici indicati sono stati diversi a seconda della problematica rilevata: alcune donne sono state inserite in lista operatoria, altre sono state invitate ad effettuare ulteriori accertamenti clinico-strumentali (prove urodinamiche), altre ancora svolgeranno il trattamento farmacologico e la riabilitazione del pavimento pelvico.
Tutte le pazienti hanno espresso ampia soddisfazione per l’accoglienza ricevuta, per la disponibilità, e per aver fornito una diagnosi ed una pronta risposta alle loro problematiche.
L’iniziativa, fa sapere la dottoressa Del Carlo, si ripeterà con le stesse modalità, nei primi mesi del 2016 con l’obiettivo di individuare ulteriori casi e migliorare così la qualità della vita di molte donne che soffrono di questo disturbo.
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