Nell’arco delle tre giornate, 150 tra neurochirurghi, neuroradiologi e neurointensivisti provenienti da tutto il mondo faranno il punto sugli sviluppi futuri nei trattamenti della emorragia subaracnoidea aneurismatica, degli aneurismi intracranici intatti, delle malformazioni arterovenose cerebrali e spinali, delle fistole artero-venose durali e della rivascolarizzazione cerebrale.
BOLOGNA. Aneurismi cerebrali e malformazioni cranio-spinali vascolari complesse sono patologie delicate, che necessitano di grande expertise e di dotazioni tecnologiche avanzate per essere trattate, tanto per il trattamento per via chirurgica e endovascolare che per la gestione neuro-intensiva. Due condizioni presenti presso l’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (I.S.N.B.) che, grazie all’integrazione tra neurochirurghi vascolari e neuroradiologi interventisti, è oggi uno dei maggiori centri nazionali nel trattamento di queste patologie.
L’esperienza maturata negli anni dai professionisti dell’I.S.N.B. e le collaborazioni a livello internazionale, non ultima quella con la Mayo Clinic di Rochester (USA), centro di riferimento mondiale per le patologie cerebro-vascolari, hanno condotto all’organizzazione di New concepts in cerebrovascular diseases-First Bellaria Neurovascular Conference, in programma a Bologna, presso l’Archiginnasio, fino al 28 novembre.
Nell’arco delle tre giornate, 150 tra neurochirurghi, neuroradiologi e neurointensivisti provenienti da tutto il mondo faranno il punto sugli sviluppi futuri nei trattamenti della emorragia subaracnoidea aneurismatica, degli aneurismi intracranici intatti, delle malformazioni arterovenose cerebrali e spinali, delle fistole artero-venose durali e della rivascolarizzazione cerebrale.
Il convegno, presieduto da Carmelo Sturiale, Direttore della Neurochirurgia dell’I.S.N.B., sarà coordinato da Giuseppe Lanzino, della Mayo Clinic di Rochester, e da Carlo Bortolotti, neurochirurgo dell’I.S.N.B. Il programma comprende anche una sessione infermieristica parallela, il 27 novembre, dedicata alla gestione del paziente con emorragia sub-aracnoidea da rottura di aneurisma cerebrale.
Negli ultimi tre decenni, le innovazioni nelle tecniche neurochirurgiche endovascolari e lo sviluppo di nuovi strumenti hanno migliorato la capacità di ottenere la completa esclusione dal circolo cerebrale di aneurismi non trattabili in altro modo, condizione necessaria e indispensabile per eseguire l’intervento chirurgico.
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