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Nessun allarme, dunque, per una possibilità di contagio e più in generale di sicurezza per quanti si sono trovati nei medesimi luoghi frequentati dal paziente.
FIGLINI VALDARNO. Hanno definitivamente escluso che possa trattarsi di un meningococco del ceppo C quello che ha colpito un uomo di 30 anni portato ieri al pronto soccorso dell’Ospedale di Figline Valdarno e poi, da lì, alla terapia intensiva dell’Ospedale dell’Annunziata dove è ancora ricoverato.
Si tratterebbe dunque di una meningite di tipo virale e non batterico, ovvero sia di un tipo che non necessita della profilassi antibiotica che viene raccomandata dagli uffici di igiene pubblica a tutti coloro che sono entrati in contatto con un paziente portatore di un meningococco dei vari ceppi per contrastare i quali viene raccomandata la vaccinazione tetravalente.
Nessun allarme, dunque, per una possibilità di contagio e più in generale di sicurezza per quanti si sono trovati nei medesimi luoghi frequentati dal paziente.
Mentre proseguono al reparto di terapia intensiva di Ponte a Niccheri le cure per ristabilizzare il paziente, vengono eseguiti anche gli ulteriori accertamenti necessari ad individuare la causa dell’infezione.
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