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Elena, Infermiera Libero Professionista: "truffata ora devo anche risarcire lo Stato"

di Redazione

Giudice

Una collega denuncia di aver lavorato per un'associazione di donatori di sangue e di non essere stata retribuita a dovere. Lei ha denunciato il fatto, ma il tribunale l'ha condannata.

Carissimo Direttore,
ecco la mia storia; sono una Infermiera in libera professione; tra il 2007 e il 2013 ho lavorato presso un'azienda ospedaliera tramite un'associazione donatori sangue ufficialmente come volontaria, ma ricevendo un rimborso spese in base al numero delle ore che facevo mensilmente.

Lavoravo assieme ad altri colleghi sia presso il centro trasfusionale dell'ospedale sia con l'autoemoteca per la raccolta di sangue (questo per 5/6 giorni alla settimana e per un orario che andava dalle tre alle sette ore e più durante le uscite, no ferie no malattia).
Nel 2013 il primario ci avvisa che la collaborazione andava modificata e che avremmo fatto solo le uscite con l'autoemoteca e dovevamo emettere ricevuta.
E qui finalmente mi sveglio (troppo tardi che stupida sono stata); vado da un avvocato che mi conferma che la mia collaborazione non era regolare.
Decido di intraprendere una causa auto-denunciandomi e chiedendo che mi vengano riconosciuti i contributi non versati. Nel frattempo la collaborazione si interrompe (chissà perché!).
Tra le varie udienze in tribunale vengo anche convocata dalla Guardia di Finanza a cui confermo la mia posizione (so di aver commesso un illecito) e per tale motivo chiedo il rimborso per poter pagare i contributi che avevo evaso.
Ora il 01-12-2015 il giudice rigetta la mia richiesta in toto e mi addebita le spese (sono ancora in attesa delle motivazioni da parte del giudice) e dopo qualche giorno ricevo dall'agenzia delle entrate la richiesta di pagamento per i contributi non versati.
Ora Le chiedo: come dovevo fare per vedere riconosciuti i miei diritti?
Non sono giovanissima e ora dovrò lavorare diversi anni solo per pagare le varie spese a cui sono andata incontro.
Ma come madre mi chiedo: ai miei figli devo continuare ad insegnare ad essere onesti?

Grazie per l'attenzione.

Elena Maggi
Infermiera Libero Professionista

 

* * *

 

Prima di dire se ha ragione o meno aspetterei la pubblicazione delle motivazioni della sentenza. Comunque ha tutta la nostra solidarietà. Ha fatto bene, continui ad insegnare ai suoi figli ad essere onesti.

Angelo Riky Del Vecchio

Direttore responsabile Nurse24.it

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