L'Ipasvi di Frosinone denuncia il tentativo di far passare per riorganizzazione un progetto copia-incollato da Google e da altri diffusissimi motori di ricerca su internet e ammonisce la Regione Lazione per la "vergognosa performance" a danno degli Infermieri.
FROSINONE. E' dura la presa di posizione del Collegio Ipasvi di Frosinone sul Piano di Riorganizzazione del Dipartimento di Assistenza Infermieristica presentato al neo-commissario Luigi Macchitella. Lo rende noto Paolo Masi, presidente degli infermieri della provincia, che punta il dito direttamente contro l'interessato e contro il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.
Masi non risparmia nemmeno Rodolfo Lena, presidente della Commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale, Giovanni Bissoni, Sub Commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del Servizio sanitario della Regione Lazio e Vincenzo Panella, direttore Salute e Politiche Sociali dell'Ente Regione.
Il presidente dell'Ipasvi di Frosinone sottolinea in una nota che "la proposta firmata da Luigi Macchitella è un mero contenitore di strutture sia di Direzione o pseudo direzione che di coordinamento, che appaiono totalmente scollegate tra loro e senza un paradigma organizzativo noto». E rileva che «non c’è nemmeno un organigramma, che spesso si fa confusione tra servizio e struttura dipartimentale e soprattutto «non si concettualizza né si esprime nel concreto quali saranno le tipologie di figure professionali effettivamente coinvolte".
La situazione sarebbe provocata anche dal fatto che il piano presentato pare in massima parte copiato da Internet (Sic!).
Sembra ridicolo ma è così! Si tratterebbe di un mero "collage" realizzato attingendo da più parti sul web.
Masi approfitta della sua nota, intrisa di sottile ironia, per ringraziare il manager della sanità ciociara per avere avviato la riorganizzazione del “Dipartimento dell’Assistenza Infermieristica, Ostetrica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e Prevenzione” e si mette a disposizione per migliorare "alcune criticità riscontrate (...); fatto che secondo noi risulta essere quantomeno poco etico, anche se certi della Sua personale onestà intellettuale".
Per concludere, Masi, allegando alla sua nota e in evidenza tutte le parti copiate, ricorda agli interessati che è "vergognoso" quanto prodotto o "riprodotto": anche se "traslate con una riproduzione diretta dai più comuni e accessibili motori di ricerca, risultano poco contestualizzabili nella progettualità della proposta".
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