Umiliati e offesi
, al grido assurdo sopperire alle carenze con la richiesta di reperibilità
, nella mattinata di lunedì 23 ottobre una delegazione di infermieri ha manifestato di fronte alla sede dell’Ausl Romagna per dire no all’ampliamento del concetto di reperibilità. La replica dell’Azienda: non è per carenza di personale; disponibili ad altre soluzioni
.
Ausl Romagna a sindacati: pronta disponibilità? Per pochi casi
L'introduzione della pronta disponibilità per gli operatori sanitari riguarderà pochi casi critici
e comunque non è in alcun modo correlata alla carenza di personale infermieristico
. A metterlo in chiaro è la direzione generale dell'Ausl Romagna, che replica così alle proteste dei sindacati in questi giorni. Azienda che si dice comunque disponibile ad altre soluzioni.
A questo nuovo sistema, ripercorre le tappe l'Ausl, pensato per sopperire alle assenze improvvise degli infermieri di turno, si è arrivati dopo che nel 2021 fu introdotta l'autogestione, con cui le équipe in autonomia sostituivano il personale non presente al lavoro. Da parte dei sindacati, però, furono avanzati dubbi e critiche - ricorda l'Ausl - nonché riportati all'attenzione della direzione aziendale modalità di realizzazione dell'autogestione non sempre aderenti al dettato contrattuale, per non dire lesive (queste in realtà mai del tutto comprovate da evidenze chiare)
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Per questo i vertici dell'azienda hanno proposto la pronta disponibilità, che è stata discussa al tavolo sindacale tra maggio e giugno. Questa novità, ci tiene a precisare l'Ausl, è prevista in forma sperimentale per tre mesi a partire da metà novembre, in ogni ambito territoriale per almeno due dipartimenti o area assistenziale omogenea
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I turni di pronta disponibilità, aggiunge l'azienda, sono stati commisurati ed equamente distribuiti sulla base della dotazione organica di base di ogni unità operativa
. A conti fatti, dunque, saranno 50 giornalieri in tutta la Romagna - afferma l'Ausl - e chi conosce il contesto e le dimensioni aziendali comprende immediatamente che attengono a pochi casi critici in cui i soli correttivi organizzativi non sono sufficienti a rispondere alle assenze improvvise
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La sperimentazione della pronta disponibilità, che sarà comunque accompagnata da monitoraggi ed eventuali correttivi, non è in alcun modo correlata alla carenza del personale infermieristico - assicura l'azienda sanitaria - che in Ausl Romagna e nella nostra Regione, a differenza di altre realtà del Paese, non presenta al momento forti criticità, se non quelle generali rappresentate da un mancato finanziamento e investimento della sanità pubblica a livello centrale che perdura da anni
.
Anzi, nell'azienda romagnola il turn over del personale sanitario, a differenza di recenti dichiarazioni non veritiere di parte sindacale, viene interamente coperto, così come le assenze lunghe
. Anche per questo, l'Ausl Romagna continua a contraddistinguersi per una dotazione di personale incrementato rispetto al 2019, nel suo complesso di circa 1.248 unità in termini di tempi pieni equivalenti, di cui 869 unità di personale infermieristico
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In poche parole, insiste l'Ausl Romagna, la dotazione di personale assegnato ai diversi contesti operativi è in linea rispetto agli standard di personale definiti
a livello nazionale. L'azienda sanitaria ribadisce comunque la più ampia disponibilità a percorrere altre soluzioni organizzative, qualora vengano proposte da parte sindacale, sempre nell'ottica di garantire agli operatori le migliori condizioni di lavoro e ai cittadini la migliore qualità delle attività assistenziali e di cura
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