Vogliamo che ci siano più fondi per assumere il personale sanitario e vogliamo che chi lavora nel Servizio Sanitario Nazionale venga pagato meglio. I fondi ci sono, anche se non siamo ancora entrati nel dettaglio. È presto per dare cifre
. Così ha dichiarato il Ministro della Salute Schillaci che, in accordo con il ministro dell'Economia e delle Finanze Giorgetti, intende trovare spazi nella prossima legge di Bilancio per nuove assunzioni di medici e infermieri, circa 30mila. Lo scopo del piano di rinforzo dell'organico è far fronte alla gobba pensionistica e scongiurare un blocco del SSN minacciato da un'ondata di dimissioni nel comparto e dalla fuga all'estero di un numero crescente di professionisti sanitari. L'attenzione del ministero è soprattutto sul personale sanitario. Le assunzioni in sanità sono prioritarie. A me interessa che venga assunto più personale e che chi lavora nel SSN sia gratificato
, ha assicurato.
Nuove assunzioni nel SSN e valorizzazione del personale sanitario
Questo piano straordinario per la sanità, annunciato dal ministro in occasione della presentazione della campagna di comunicazione “Noi salviamo vite”, mira a promuovere il valore delle scuole di specializzazione in medicina d'emergenza-urgenza, con l'obiettivo di aumentare le adesioni tra i laureandi e i laureati. Prevederebbe una copertura finanziaria di oltre un miliardo in tre anni.
La cifra stanziata permetterebbe di assumere circa 30mila unità, di cui 9 mila medici. Il ministero intende inoltre intervenire sulle buste paga, detassando l'indennità di specificità erogata a medici e infermieri per 12 mensilità con una flat tax al 15%. Questa misura seguirebbe il modello della detassazione degli straordinari già introdotta nel recente decreto sulle liste di attesa.
Non possiamo permettere che la paura diventi il trigger per allontanare i nostri professionisti dagli ospedali
, ha aggiunto Schillaci, affrontando altresì la questione della carenza di medici nei dipartimenti di emergenza-urgenza. Molti di questi scelgono di abbandonare l'area critica sin dalle scuole di specializzazione, poiché luoghi come i pronto soccorso sono quelli maggiormente interessati da carenza di personale e burnout.
Il Ministro ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, chi sceglie di lavorare nell'emergenza intraprende un percorso impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Purtroppo, lo scorso anno dei posti messi a bando ne sono stati assegnati soltanto uno su quattro, una cifra troppo bassa. Scegliete non solo con la testa ma anche con il cuore
, esorta Schillaci, rivolgendosi ai giovani medici che stanno per indicare le proprie preferenze.
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