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Otto morti in Rsa, arrestato infermiere ad Ascoli Piceno

di Redazione

Arrestato un infermiere in servizio presso la Rsa di Offida, indagato per 8 omicidi volontari premeditati e 4 tentati omicidi in danno di anziani ospiti della struttura. Le indagini erano partite nell'autunno 2018 dalla segnalazione di una Operatrice socio sanitaria ai carabinieri. In via cautelativa l’ordine delle professioni infermieristiche di Ascoli Piceno ha sospeso l'indagato: La comunità infermieristica - commenta la presidente Laure Morganti - non può accettare che il comportamento criminale di qualcuno offuschi l'impegno di tanti che, con coscienza e umanità, svolgono ogni giorno un lavoro difficile nel rispetto della loro deontologia, competenza professionale e umanità.

Somministrazione indebita di farmaci, arrestato infermiere nell'ascolano

Eseguita dai carabinieri un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Ascoli Piceno a carico a di un infermiere già in servizio presso la Rsa di Offida, indagato per otto omicidi volontari premeditati e quattro tentati omicidi premeditati in danno di anziani ospiti della struttura, avvenuti tra il gennaio 2017 e il febbraio 2019. Fatti che l'uomo - riporta Ansa - avrebbe commesso con ripetute somministrazioni indebite di farmaci (promazina, insulina, anticoagulanti) per dosi e/o tipologia non previsti e controindicati e con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti la funzione di infermiere.

Secondo la Procura nella Rsa di Offida c'è stato il doppio dei decessi rispetto alle altre 2 strutture del territorio. Le indagini erano partite nell'autunno 2018 dalla segnalazione di una Oss ai carabinieri.

L’ordine delle professioni infermieristiche di Ascoli Piceno ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti dell’infermiere sospettato di aver provocato la morte di anziani in una RSA di Offida. Attraverso il nostro legale - scrive in una nota la presidente Laure Morganti - seguiremo ogni risvolto del caso. In via cautelativa l'indagato viene sospeso immediatamente dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ascoli Piceno. Simili atti, se realmente provati, lasciano sconcertati gli infermieri dell’ordine di Ascoli Piceno che esprimono riprovazione per reati simili e sono pronti a costituirsi parte civile per la difesa della professione.

Le responsabilità dell’indagato, se accertata - continua l'Opi AP - è ancora più abietta in quanto perpetrata ai danni di persone fragili e indifese, con un quadro clinico segnato da patologie gravi e croniche. Se dall'esito delle verifiche in corso l’infermiere risultasse colpevole, a tutela dell'immagine pubblica della categoria e della professionalità dei suoi iscritti, questo ordine non esiterà a procedere con provvedimenti disciplinari adeguati alla gravità del caso. È prevista la radiazione perpetua dall’albo. La comunità infermieristica non può accettare che il comportamento criminale di qualcuno offuschi l'impegno di tanti che, con coscienza e umanità, svolgono ogni giorno un lavoro difficile nel rispetto della loro deontologia, competenza professionale e umanità.

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