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Emergenza-Urgenza

Napoli: Sos personale 118, richiamati gli infermieri

di Redazione Roma

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Carenza di professionisti sanitari a bordo delle ambulanze e nelle centrali operative. Nel capoluogo campano la tenuta del servizio 118 è a rischio, tanto che la Asl Napoli 1, agli inizi di agosto, ha avviato la mobilità d’urgenza temporanea, per 30 giorni, nei confronti di una decina di infermieri spostati dagli ospedali Santa Maria di Loreto Nuovo e San Giovanni Bosco al 118. Ferma la presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil Fp che invitano i lavoratori destinatari di mobilità urgente a rispettare le ferie estive già debitamente autorizzate.

Ferie negate: firmato il provvedimento

Firmato il primo agosto dalla direzione sanitaria aziendale e dalla dirigente del servizio infermieristico, il provvedimento – come riporta Il Mattino – si è rivelato del tutto infruttuoso: le segnalazioni arrivate dalle direzioni dei rispettivi ospedali, infatti, non considerano che i sanitari risultano indisponibili poiché o sono già in ferie oppure, a stretto giro, ne usufruiranno. Sarebbe nato da qui, il provvedimento protocollato venerdì 5 agosto dal responsabile della Centrale operativa del 118, Giuseppe Galano, che dispone la sospensione temporanea delle ferie di ogni dipendente assegnato in mobilità urgente all’unità operativa che dirige.

Ferie negate. Una situazione che ha fatto insorgere i diretti interessati, i quali chiedono la tutela dei sindacati. Attraverso una nota, Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica fissano il loro pensiero, considerando un’ingiustizia – ed è arduo dissentire – le ferie negate ad alcuni affinché siano altri ad usufruirne. Dunque, dopo aver rimarcato il diritto alle ferie di tutti i lavoratori – e invitato quest’ultimi destinatari di mobilità urgente a rispettare le ferie estive già debitamente autorizzate nonché la direzione sanitaria della Asl a prenderne atto – i sindacati hanno ricevuto la replica del responsabile della centrale del Servizio 118 (di cui hanno chiesto le dimissioni).

Queste le parole di Galano: Il 118 è un servizio salvavita che non può fermarsi mai. Tra poche ore avrò un incontro con la direzione generale e sanitaria della Asl in cui troveremo una soluzione salvaguardando i diritti di tutti. Ciò detto mi riservo, sulla richiesta di dimissioni e sul discredito professionale e sul giudizio offensivo espresso in una nota nei miei confronti, di adire tutti i canali che la legge mi mette a disposizione a mia tutela e del servizio che rappresento.

Una matassa difficile da sbrogliare, considerando che per i vertici dell’azienda sanitaria non mancano le difficoltà da affrontare a causa della drammatica carenza di personale sanitario da impiegare nelle prime linee delle rete ospedaliera, nei pronto soccorso e sui mezzi e postazioni del 118. Un problema che oramai si è cronicizzato nel capoluogo campano (e che attanaglia anche il carcere di Poggioreale, dove ormai è emergenza Oss): basti pensare che lo scorso ottobre la stessa Asl Napoli 1 aveva varato un avviso di mobilità intraregionale ed interregionale per reclutare 40 professionisti sanitari da adibire agli ospedali, ai distretti sanitari di base, al 118, con il vincolo di non chiedere il trasferimento altrove per almeno tre anni. Un provvedimento che era giunto dopo che un altro avviso pubblico di mobilità – anch’esso mirato ad assumere quaranta infermieri provenienti sia dalla Campania sia da altre regioni ed approvato a marzo – era stato annullato dalla medesima Asl lo scorso 22 settembre.

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