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Roma

Infermieri del Pertini stremati: "chiudete i reparti"

di Redazione

Senza gli infermieri gli ospedali chiudono. Così il Nursind tornando a denunciare la drammatica situazione del personale infermieristico all'ospedale romano “Sandro Pertini” che sarebbe nel caos. Parte dell'Asl Roma 2, la più grande d'Italia con un bacino d'utenza di 1,3 milioni di persone, la struttura sanitaria sarebbe in grande difficoltà a causa della carenza di organico.

Ospedale Pertini nel caos, personale costretto a turni stremanti

sandro pertini

Ospedale Sandro Pertini di Roma

Dalle numerose denunce, arrivate al sindacato ed inviate all'ispettorato del lavoro, emerge che il personale, costretto a turni disumani, sarebbe stremato dalla fatica e non ce la fa più a tal punto che dagli infermieri sarebbe arrivata addirittura la richiesta estrema di chiudere i reparti o di non accogliere più pazienti.

Gli infermieri vedono i propri turni cambiare di giorno in giorno, non sanno mai se potranno tornate a casa o meno, denuncia il rappresentante del Nursind, Carlo Torricella, specificando che le maggiori criticità si stanno registrando in Pronto soccorso, rianimazione, osservazione breve, medicina e chirurgia.

Spiega che basta infatti un'assenza per malattia per mettere in crisi le unità operative. Molti infermieri sarebbero quindi costretti con ordini di servizio a lavorare sino a 17 ore consecutive, coprendo doppi turni, generalmente quello pomeridiano e notturno.

Tale ordine prevede infatti che, in caso di malattia del collega, il professionista già servizio è costretto a rimanere sul posto di lavoro sino al giorno dopo per non essere incriminato di abbandono di incapace.

Tali disposizioni aziendali, che per ammissione della stessa Asl sarebbero state date in almeno nove occasioni nei primi quattro mesi del 2024, avrebbero coinvolto anche infermiere mamme single o con figli disabili e genitori invalidi.

Il sindacato denuncia altresì che i dipendenti dell'Asl Roma 2 avrebbero accumulato oltre 650mila ore di straordinario, una cifra fuori controllo considerando che, secondo il contratto collettivo del comparto, ciascun lavoratore non dovrebbe superare le 180 ore annuali.

La situazione è ritenuta inaccettabile sin dal 2023 quando alcuni infermieri hanno lavorato anche oltre quattrocento ore in più, che corrispondono a oltre due mesi di lavoro aggiuntivi.

Il sindacato denuncia, inoltre, che il Pertini sarebbe in grande difficoltà anche come ospedale di Comunità, perché anziché ricoverarvi pazienti cronici a bassa intensità che non richiedono la presenza di medici come previsto dal Pnrr, sarebbe usato impropriamente per alleggerire i reparti sovraccarichi di pazienti acuti che necessitano di cure a maggiore intensità.

Sebbene la Asl stia cercando di tamponare la situazione, occorre ricordare che all'ospedale di comunità realizzato al Pertini ci sono solo infermieri. Pertanto, se un paziente muore non trovano un medico a cui rivolgersi per la firma del certificato di morte, concludono.

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