In un quadro di crescente crisi per la sanità italiana, il sindacato degli infermieri Nursing Up, per voce del presidente Antonio De Palma, critica aspramente la gestione del sistema sanitario nazionale. De Palma denuncia l'arrivo di 30mila infermieri dall'India per arginare l'emergente carenza di personale, a fronte di un piano assunzioni per gli infermieri italiani rinviato al 2026. La qualità dell’assistenza è a rischio e i nostri professionisti continuano a essere poco valorizzati. L’indennità di specificità per gli infermieri italiani, pur legittima, sarà rateizzata ed esclusiva per alcune categorie, mentre il contratto di lavoro è ancora in stallo
, ha dichiarato.
30mila infermieri indiani in arrivo, rinviato piano assunzioni italiano
Il prossimo 20 novembre è prevista una manifestazione, che coincide con lo sciopero nazionale dei professionisti sanitari.
Nursing Up si unirà alla protesta per chiedere migliori condizioni lavorative e un adeguato riconoscimento economico per gli infermieri, già da anni in lotta per una valorizzazione professionale che, secondo De Palma, resta lontana.
Abbiamo ottenuto un aumento di soli 7 euro netti, che sarà effettivo solo dal 2025 e che non è neanche sufficiente per coprire le richieste sindacali. Per di più, l’accordo con l’India non risolve il problema alla radice, ovvero la necessità di investire sui nostri giovani
, ha aggiunto il presidente.
Secondo De Palma, il ricorso a infermieri stranieri presenta rischi anche per la sicurezza. A differenza di altri Paesi europei, l'Italia richiederà una formazione linguistica minima agli infermieri indiani, con corsi che potrebbero durare solo quattro settimane.
È una questione di sicurezza e competenza linguistica: mentre in Germania gli infermieri devono imparare il tedesco per nove mesi, qui un breve corso non basta. Con quali garanzie assumeremo il nuovo personale?
La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), che secondo Nursing Up sembra accettare la decisione come parte delle dinamiche globali di mercato
, è bersaglio delle critiche. Non possiamo accettare che il ruolo degli infermieri italiani sia ridotto a quello di supervisori di personale che non conosce bene la nostra lingua né la nostra organizzazione - sottolinea De Palma -. Il 20 novembre sarà un punto di svolta: non possiamo più accettare che la nostra professione venga relegata ai margini
.
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