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Caso IFeC Ferrara, Nursing Up: basta al clima di intimidazione

di Redazione

Uscite ingiustificate, basate su anacronistici arroccamenti di posizione, che rischiano di creare allarme sociale. Così Antonio De Palma, presidente del sindacato infermieri Nursing Up, commenta la presa di posizione della Fimmg Ferrara che ha parlato di malcelata idea di creare una nuova figura professionale che possa essere sostitutiva del medico di medicina generale in relazione all'infermiere di famiglia e comunità.

Infermieri di Comunità e ingerenze indebite, De Palma: anacronismi

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De Palma: Troviamo assurdo che, per il bene della collettività, non si colga l’occasione di collaborare, di agire fianco a fianco, seppur ognuno nel rispetto del proprio differente ruolo

Dopo la levata di scudi dei confederali e del Nursind, che ha parlato di attacchi ingiusti, anche Nursing Up condanna la lettera redatta dal sindacato dei medici di base (Fimmg) e indirizzata a duecento medici di base e all’azienda sanitaria di Ferrara.

Il contenuto? Un invito, tivolto ai propri iscritti, a farsi mettere per iscritto dai pazienti ogni parere, proposta o indicazione che dovesse pervenire loro direttamente o indirettamente dagli infermieri, segnalando poi i casi ai Referenti di Distretto e DCP e allo stesso sindacato, che li sottoporrà al vaglio dello studio legale. Alla base, un supposto aumento di segnalazioni su ingerenze indebite.

Siamo di fronte ad una situazione a dir poco preoccupante, che non possiamo fare a meno di denunciare alla collettività e ai media. Un vero e proprio clima da guerriglia, assolutamente ingiustificato e oltre tutto pericoloso per la stabilità dei servizi sanitari, è quello messo in atto negli ultimi tempi in particolare da un sindacato dei medici, che si è lanciato in una campagna di pesanti accuse nei confronti degli infermieri di famiglia e di comunità che operano presso l’Ausl di Ferrara.

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, in una nota. E continua: l’infermiere di famiglia e di comunità è fondamentale per vincere la sfida contro l’invecchiamento della popolazione. Secondo le previsioni, tra il 2020 e il 2066, il numero degli over 75 crescerà di 1,5 milioni, mentre la popolazione totale diminuirà dell'11%. Questo implica un aumento della domanda di assistenza sanitaria, soprattutto per le malattie croniche che rappresentano l'80% della spesa sanitaria degli italiani. Per affrontare questa situazione, è necessario promuovere politiche di prevenzione, innovazione e sostenibilità del sistema sanitario nazionale, risposta a queste politiche è proprio l’infermiere di comunità.

Diciamo una volta per tutte basta alle chiacchiere improduttive, basta con le solite levate di scudi che finiscono solo con il minare la serenità del sistema. Diciamo basta con le guerre intestine che non fanno altro che aumentare il disagio degli operatori sanitari

Se qualcuno ha davvero qualcosa di serio su cui costruire un confronto, naturalmente costruttivo, se qualcuno ha in mano elementi solidi che possono corroborare denunce e prese di posizione – continua De Palma - agisca, ma non continui a sparare nel mucchio senza alcuna minima giustificazione.

Ci si renda conto, una volta per tutte, che esistono delle professioni sanitarie in costante evoluzione, nate per offrire alla collettività competenze specifiche riconosciute dalla legge, frutto di una competenza universitaria e di una esperienza professionale validata dalle conoscenze, in costante aggiornamento.

Troviamo assurdo – chiosa De Palma - che, per il bene della collettività, non si colga l’occasione di collaborare, di agire fianco a fianco, seppur ognuno nel rispetto del proprio differente ruolo, perdendo così di vista l’unico vero obiettivo da perseguire, ovvero la tutela della salute dei cittadini.

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