A Treviso troppi medici e infermieri escono in divisa da lavoro, che sia per andare al bar o per spostare l’auto. Mentre la Uil tuona: È un problema di igiene e sicurezza
, il Direttore generale dell’Usl 2, Francesco Benazzi, predispone controlli e si prospetta un giro di vite.
Al bar con camici e scarpe sterili. Uil: Problema di igiene e sicurezza
A spasso con il camice e la divisa da lavoro per andare al bar o a spostare la propria auto e tornare poi di nuovo in corsia. Un viavai che rade al suolo anche la più elementare norma sull’igiene, quello denunciato dalla Uil di Treviso che chiede alla direzione dell’Usl2 di prendere immediati provvedimenti.
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni in merito. Basta mettersi all'entrata dell'ospedale Ca’ Foncello per notare che quotidianamente ci sono persone che escono in divisa dai padiglioni staccati di psichiatria, dermatologia, oncologia, malattie infettive, solo per citarne alcuni, per recarsi a fare colazione
, spiega Beniamino Gorza, della Uil Fpl, a la Tribuna di Treviso, si notano medici, infermieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, tutti in processione per la strada, bardati come se fossero in corsia. Non è possibile assistere a simili scene, che denotano un problema igienico ma anche culturale. Il nostro sindacato vuole fare presente al direttore generale questa situazione perché prenda le misure necessarie affinché non si verifichi più
.
È proprio di pochi giorni fa il procedimento disciplinare ai danni di un’infermiera di Borgo Cavalli che era uscita in divisa dalla struttura per spostare la sua auto e posteggiarla nel parcheggio interno. Il tutto, per di più, senza timbrare il cartellino.
Le norme ci sono e Il regolamento non lascia spazio all'interpretazione
ha commentato Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl, che preannuncia controlli e provvedimenti sulla questione.
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