Una fornitura di 200 fischietti a infermieri, medici e operatori sanitari dei pronto soccorso del Veneto orientale. I sanitari lo metteranno al collo, in via sperimentale, per sei mesi e lo useranno contro chi si avvicinerà con fare minaccioso.
Fischietti contro le aggressioni nei pronto soccorso veneti
L’idea era nata da un paio di dottoresse preoccupate per l’escalation delle aggressioni, specie in emergenza urgenza. Basti pensare che nei pronto soccorso del Veneto orientale si è passati da 23 aggressioni nel 2016 a 45 nel 2017. E non è un fenomeno solo veneto, in tutto il paese ci sono 10 episodi di violenza al giorno contro professionisti sanitari. Lo dice la Federazione nazionale di Asl e ospedali. L’ultimo è il caso degli infermieri del triage di Tivoli, aggrediti da due pazienti sieropositivi.
Di qui l’idea dei fischietti in dotazione al personale veneto. Servirà a richiamare l’attenzione dei colleghi o di altre persone che possano intervenire aiutando la vittima – dice il direttore generale dell’Ulss Carlo Bramezza -. E ricorderà all’aggressore di aver superato il limite
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Vedremo se 200 fischietti saranno sufficienti a frenare il fenomeno.
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